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martedì 16 febbraio 2010

garanzia morale e trasparenza nelle azioni della politica


«Chi rubava lo faceva dicendo che i soldi servivano alla politica e ai partiti, per pagare le spese enormi di un apparato mastodontico», chiarisce il presidente della Camera, Gianfranco Fini, pronto ad attingere ai ricordi:

Bettino Craxi, nel suo storico intervento a Montecitorio, il 29 aprile del ’93, «fece una precisa chiamata di correità a tutti gli onorevoli colleghi».

Discorso diverso merita il fenomeno contemporaneo: «Malcostume, corruzione e tangenti ci sono stati e purtroppo ci saranno, ma ora chi ruba non lo fa per il partito, ma solo perché è un ladro, un volgare lestofante».

Così, Gianfranco Fini, alla LUISS, a conclusione della presentazione del suo ultimo libro “Il futuro della Libertà”.
E precisa:
C’è mazzetta e mazzetta, anche se nessuna, sia chiaro, «è autorizzata o legittimata». Non si faccia però confusione, «si evitino paragoni impropri» tra Prima e Seconda Repubblica.
Pare che Gianfranco Fini non sia convinto della tesi per cui «oggi siamo come prima di Tangentopoli». Il Presidente della Camera, terza carica dello Stato in quanto a importanza istituzionale, non sa se ci sia una «nuova questione morale», ma «francamente» non trova «molto convincente chi sostiene che oggi siamo, più o meno, nelle stesse condizioni dell’epoca».

Stupisce come una mente politica eccelsa stigmatizzi in maniera semplicistica il fenomeno corruttivo della classe dirigente italiana. Di fatto si definisce malcostume, atto immorale, l’appropriazione indebita delle ricchezze dello Stato.

Uno stato che deve governare energie materiali e risorse intellettuali non può giustificare operazioni scellerate che di fatto hanno portato una nazione alla fame.

Se proprio c’è da giustificare qualcuno o qualcosa e porre meccanismi ideologici per superare la crisi morale, si deve dare ascolto alle sagge parole degli umili, gli affamati vittime della corruttela che gridano all'immoralità e al mantenimento dei meccanismi che sostengono le avidità dei corruttori. Poco importa se i canali con la più alta percentuale di ambiguità prendono il nome di emergenze, grandi opere, G8Chi governa deve essere al di sopra di ogni sospetto! e deve dimostrare, con atti pratici e non demagogici, l'impegno posto per favorire l'emancipazione del paese.

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