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domenica 4 ottobre 2009
la svolta: né destra né sinistra...
Lucia Annunziata, nel programma “in mezz’ora” su rai3 chiede a Rutelli cosa intende per governo del presidente suggerito nel suo libro “La svolta, lettera a un partito mai nato”; immediato flashback: 1980 “Lettera a un bambino mai nato” della Fallaci nel quale la scrittrice affronta il problema della maternità dal punto di vista della donna più che della madre. Una donna sola, che lavora; alle prese con una maternità involontaria e si pone il problema: dare la vita o negarla. Non un dovere, quindi, giacché non da per scontato il diritto alla vita del piccolo che tiene in grembo, ma una scelta operata secondo canoni e criteri soggettivi ancorati alla propria cultura! Pensieri che dilaniano l’essere donna e madre in un contesto sociale acerbo, che demanda al “problema” ovvero al bimbo, la soluzione: vuoi nascere o no?
Volendo continuare nell’assioma letterario, a questo punto si deve parlare della cultura della democrazia cresciuta con le generazioni del dopoguerra, ancorate al concetto di libertà, solidarietà e lavoro sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, nel rispetto delle minoranze etniche, religiose ecc.
La stessa scelta (responsabile) che i cittadini italiani aspettano da sempre dai dirigenti politici, dagli imprenditori: dalle persone perbene! gli stessi che chiedono a gran voce, ma che purtroppo ancora non hanno avuto il piacere di vedere materializzata: l'unione solidale da nord a sud. Tutt’altro! si assiste impotenti allo show di leader politici urlanti che incitano all’odio razziale, che curano interessi di quartiere, territoriali ma mai nazionali. A questo punto, per intenderci meglio, chi vuole clicchi qui così evito inutili ripetizioni.
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