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martedì 27 ottobre 2009

italiani: coraggiosi moralisti


Italiani brava gente.


Mi ero ripromesso di non interessarmi più della questione Marrazzo perché ritengo necessario far decantare le notizie e lasciare che le cose si aggiustino principalmente per le persone care coinvolte inconsapevolmente; ma poiché, c’è molto gossip che asseconda le fantasie del popolino e monta la polemica, corre l’obbligo di esternare alcune considerazioni:

1. Perché il Presidente della Regione Lazio era pedinato dai carabinieri.
2. Chi ha ordinato la sua sorveglianza e perché.
3. Su quali basi era stato attenzionato dalle forze dell’ordine.

E ancora: come mai gli italiani, anziché indignarsi per il comportamento assurdo dei loschi figuri che hanno indossato indegnamente la divisa dello Stato Italiano, sono così solerti a giudicare, elargire dappertutto frasi indignate, gridare allo scandalo all’indirizzo del malcapitato?

Non ragioniamo con la nostra testa, seguiamo il branco e ci avventiamo sul malcapitato di turno fino ad annientarlo.
La nostra veemenza è un modo per mondare la meschinità che abbiamo dentro gettandola addosso all’uomo cattivo messo alla gogna da un sistema sociale che ha perso il raziocinio e si lascia condizionare da un sistema mediatico contorto.
Certamente il comportamento di Piero Marrazzo non è stato adatto a un leader. L’uomo che avrebbe dovuto dare esempio di correttezza e moralità ha adottato una condotta discutibile, poco edificante! Però, consentitemi un’ultima considerazione: può bastare un errore, se pur torbido, per mettere alla gogna un Uomo, sua Moglie i Figli e tutto quanto ha fatto di buono nella sua vita?

Indubbiamente le domande sono molte e anche le risposte sono molteplici. Sembra che l’esperienza di “mi manda rai3” non gli sia servita a nulla: colpa della tensione emotiva provocata dall’irruenza dei ricattatori? Probabilmente se avesse denunciato subito ora, ci sarebbe stato un altro capitolo da scrivere ma sarebbe comunque rimasta ferma l’indignazione dei bigotti.

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