giovedì 2 gennaio 2020

monopattini elettrici, Rienzi contro

 

 

Paragonare e assimilare i monopattini elettrici alle biciclette per Rienzi è pari ad una catastrofe per la viabilità e la sicurezza stradale.


E sì! Il nuovo terrorizza. Ma pare che Rienzi non abbia valutato, a causa del panico che l’induce a dire il contrario e trovare cavilli alla legge in questione?, quanto bene farebbe una mobilità intelligente specie nelle grandi città laddove si impone il fermo o la circolazione a giorni alterni delle automobili per limitare i danni da smog.

Partendo dal presupposto e date per buone le notizie scientifiche sulle condizioni climatiche impazzite a causa dell’eccessiva emissione di gas serra, incentivare la circolazione dei monopattini elettrici è una mossa intelligente! E certamente non si incentiva nessuno se si iniziano a mettere lacci e lacciuoli ai potenziali utenti che guardano con positività ad un mezzo di locomozione snello, poco impegnativo nel trovare un parcheggio e tutto sommato veloce per coprire piccole distanze urbane.

Odiosi balzelli a parte come le assicurazioni e le altre imposizioni economiche connesse all’uso dei locomotori privati che spesso risultano infondate nella gestione della sicurezza e nella tutela della propria e altrui incolumità, il codacons e quindi, Rienzi farebbe bene a tutelare davvero i consumatori, dimostrando fiducia sulla corretta e responsabile condotta di guida in generale e nello specifico invogliare il governo a trovare meccanismi economici incentivanti.

mercoledì 25 dicembre 2019

Sardine alla riscossa

L’espansione delle sardine è un fenomeno naturale.


La pochezza di pensiero politico induce i ragazzi alla ribellione. Li porta nelle piazze per dissentire, contestare le banali dichiarazioni di guerra volte a esorcizzare le paure comuni di quanti versano in povertà intellettuale oltre che economica.
È vero, lo spirito di conservazione induce a lottare per la sopravvivenza. E se aggiungiamo un “prima gli italiani. Prima i belli con gli occhi verdi e i capelli biondi. Prima chi è nato da noi ed ha un pedigree di rispetto” i soldati pronti a lottare sotto la guida di un capo si fa presto a reclutarli. La ciurma è in attesa di un qualcuno, uomo o donna che sia, che faccia da traghettatore verso la tranquillità.

Il fenomeno delle “sardine” vede in piazza gente di tutte le età, sesso, estrazione sociale che dice basta alla soverchiante parola gettata per stordire le già instabili situazioni che si sono venute a creare nel corso degli anni.
Le assurdità a cui abbiamo assistito e costretti a subire sono inspiegabili secondo la visione del pensiero “sociale”.
C’è stato, ed è ancora tra i “dirigenti” nazionali, chi ha fatto in modo che venisse depennato l’art. !8 dello statuto dei lavoratori;
Chi ha imposto un mercato del lavoro buono solo per chi ha accumulato ricchezze e amministra forza lavoro, ricordiamo le vicende delle aziende che hanno sfruttato gli aiuti statali, ammodernato le imprese sulla pelle dei lavoratori;
Chi ha decentrato, delocalizzato le imprese risanate in paesi europei per non pagare le tasse dovute in Italia, etc etc.

L’elenco sarebbe lungo ma non cambierebbe lo stato sociale attuale.
Assurdo, invece è, pensare che quanti hanno fin ora gestito malissimo la cosa pubblica possano gridare stracciandosi le vesti contro qualcuno o qualcosa d’immaginifico.

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