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venerdì 23 agosto 2024

Incontri

 



È ancora presto. Troppo presto. Il biancore della luna rischiara debolmente i tetti delle case e la vegetazione annerita dal fuoco spento da qualche giorno. Esco. M’incammino nel solito percorso. D’un tratto due grossi cani corrono verso di me. Il linguaggio del corpo indica la loro indole. 

lunedì 6 settembre 2021

Visite notturne

01:43. uno, due, tre colpi secchi. Anche stanotte il cinghiale ha fatto la consueta visita. Tre colpi ben assestati e il bidone dell'immondizia che contiene l'umido è a terra. Cinghi rovista. Estrae le buste e si ciba. Dieci minuti in tutto. Gli sono bastati 10 minuti per soddisfare il suo bisogno. L'autoconservazione ha delle regole ben precise! E negli esseri viventi il cibo è al primo posto!




giovedì 5 agosto 2021

chi dorme non piglia pesci

Ore 3e30. Il rumore sordo del cassonetto rompe il silenzio della notte. Anche stanotte è venuto a fare la spesa. Lo osservo dalla finestra:

è enorme! Lentamente abbatte e fa rotolare sull'asfalto il bidone dell'immondizia. A nulla valgono le catene messe a protezione dei contenitori dei rifiuti urbani.

Anche un gatto si avvicina. Non sembra spaventato. Si siede a debita distanza e attende. Il cinghiale afferra con le zanne e estrae le buste della spazzatura dal bidone. Rovista e se ne ciba. Poi passa al secondo. Non ancora sazio girovaga tra la sporcizia che ha disseminato. Intanto il gatto consuma gli avanzi. Qualche altro tonfo seguito dal sordo rumore del bidone vuoto ancorato al muro probabilmente segnala alla bestia la fine del banchetto.

Non c'è che dire: il cinghiale è un animale intelligente! Metodico e impavido. Si guarda attorno. Si sofferma nel lembo di terra tra il parcheggio e la strada. E lentamente s'incammina verso la campagna.

Anche stanotte l cinghialessa ha fatto il suo dovere nello svolgere il ruolo di animale selvatico alla ricerca di cibo per il sostentamento suo e della futura prole. Sì, perché dalla mole sembra essere incinta ...  



giovedì 21 giugno 2012

lasciato morire nel catrame perché privo di microchip

Ieri le agenzie di stampa hanno diramato una notizia che senz'altro sarà passata inosservata perchè non tocca temi caldi quali il lavoro, l'occupazione, le tasse, il governo, l'euro, le pensioni e via dicendo. Ma se ci soffermiamo per un attimo e valutiamo l'episodio nella sua oggettiva drammaticità non possiamo che concludere con l'amara convinzione di aver toccato il fondo.

A chiedere lumi agli organi preposti è il presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il quale, dopo essere stato messo a conoscenza dell'accaduto, investe il dirigente generale del dipartimento tutela della salute Antonio Orlando.  

Ma vediamo cosa è successo:

Non si sa come sia potuto accadere ma un cane è stato trovato in un fusto di catrame a Reggio Calabria. Qualcuno dice che forse è caduto saltando da un muretto prospiciente ed è rimasto imprigionato nel bidone pieno di catrame che, rassodando, ha stretto in una morsa pastosa le zampe del povero cagnolino.
Non c'è bisogno di essere animalista o possedere un cane per immaginare le sofferenze e i guaiti d'aiuto di chi ferito e prigioniero attende la morte tra l'indolenza dei passanti e del veterinario che, ligio al dovere, lo lascia nel fusto di catrame perché non censito nell'anagrafe canina reggina.

Secondo quanto riportano le testate giornalistiche e denunciano le associazioni animaliste, il veterinario, chiamato da alcuni cittadini, non avrebbe operato alcun soccorso perché l'animale era privo di microchip.

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