mercoledì 16 aprile 2025

War Business

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Può una democrazia parlamentare, demandare ogni cosa a un'unica persona? Le decisioni importanti sono argomenti esclusivi di chi ha vinto le elezioni? E il leader, è davvero un re assoluto oppure la punta dell’iceberg di eminenti consigliori?



Il Congresso USA, in merito ai dazi e alle decisioni importati che riflettono la politica americana all’interno del territorio e sul resto del mondo in cui esercita influenza recita:

La Costituzione degli Stati Uniti  “ nazione nata per sfuggire al volere di un re” è molto attenta e specifica, limitando i poteri del presidente, e, in quanto repubblica presidenziale, delega al Congresso, quindi al Parlamento, una serie di poteri fondamentali.

L’imposizione di dazi è uno di questi poteri: la Costituzione degli Stati Uniti conferisce al Congresso, non al presidente, l'autorità primaria sui dazi (articolo I, sezione 8, clausola 1: il Congresso ha il potere di «imporre e riscuotere tasse, dazi, imposte e accise» e «regolare il commercio con le nazioni straniere»).

Questo potere, per una serie di motivi, è stato delegato al presidente, essenzialmente, con due leggi:

 Il Trade Expansion Act del 1962 (alla Casa Bianca c’era Kennedy) e consente al presidente di modificare le tariffe per motivi di sicurezza nazionale dopo un'indagine del ministero del Commercio; il Trade Act del 1974 (alla Casa Bianca c’era Ford) consente al presidente di imporre tariffe per contrastare pratiche commerciali sleali.

Sleali! Chi legge conosce il significato della parola ed è a conoscenza del delirio d’onnipotenza dell’attuale primo attore americano. Inutile quindi allungare il brodo.

La guerra sui dazi è un’azione contro le persone povere parimenti alle guerre combattute con le armi in Ucraina, Myanmar, Senegal, Congo e in tutti i Paesi abitati da gente povera governata da dittatori autonominatisi signori delle ricchezze minerarie e dei giacimenti ivi sotterrati, e padroni assoluti di vita e morte dei residenti.

L’arroganza di chi espone il proprio volto, e dei suggeritori nascosti dietro ad esso, insomma, la base dell’iceberg che lo tiene a galla e suggerisce manovre per annichilire i deboli, non ha limiti!

L’attuale classe dirigente ha fatto sua la legge della giungla: il più forte vince! E per renderla fattibile e imbattibile, contro ogni tipo di resistenza, inventa nemici insozzando di bugie le realtà poco evolute perché sottomesse alle logiche del mercato disumanizzato del lavoro precario dai predatori stessi che ne governano i flussi.

Teorie! Nient’altro che teorie mentre le persone muoiono colpite da bombe e fame. La fame voluta dagli aguzzini che con gli eserciti assediano i territori occupati e non lasciano passare le derrate alimentari spedite come aiuti umanitari. Inutile continuare a scrivere parole di sdegno. I macellai che si sono macchiati del sangue innocente sono noti. Sono nomi scritti alla voce: criminali. Persone che si sono macchiati di atrocità contro l’umanità. CRIMINALI! Assetati di ricchezza… e intanto vendiamo armi tra attimi d’indignazione dovuta, un bicchiere di vino, un antipastino, e la borsa che scende e sale ad ogni capriccio dei signori delle guerre.

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