Lo spettacolo è iniziato. Consumato e finito velocemente, come si confà nel web.
Dopo l’epilogo che ha ridato il sorriso ai genitori della piccola Sofia rapita dalla nursery della clinica dove la madre l’ha messa al mondo, le vetrine allestite nelle piattaforme del social network sono iniziate a brillare.
Scoppiettanti vetrine social di emeriti sconosciuti hanno
acceso fari abbaglianti per dire la propria impressione in merito ai fatti assurdi
dell’intera vicenda. Moltissimi i commenti sulle piattaforme mediatiche. Incredulità.
Sdegno. Dolore. Solidarietà alla famiglia vittima e parole sdegnose nei
confronti dei rapitori. Gente che ha pensato di poter andare in un supermercato
e comprare una merce e se non ha i soldi per farlo, magari, rubare l’oggetto
del desiderio.
Nessuno, però, ha tentato un’analisi delle diverse prospettive
possibili tra rapitori e rapinati e la relativa comprensione dell’umana povertà
intellettuale che spinge a progetti delinquenziali deliranti, anche se, sorretti
dai bisogni tutti terreni del possesso. Anzi no! Qualcuno l’ha fatto.
Il dolore, comprensibilissimo, dei genitori caduti nella disperazione per il
rapimento della nascitura, e l’incoscienza della bimbetta affacciatasi alla
vita da poche ore e già alla ribalta, vittima, suo malgrado, della stupidità
umana.
Eventi che hanno fatto il giro del web nell’immediatezza e
lanciato la tremenda notizia e chiesto aiuto.
Empatiche le effusioni degli innumerevoli giudici che hanno
seguito con estrema apprensione gli accadimenti dapprima sulle piattaforme
social e in seguito sui mass-media generalisti.
Una vicenda grottesca conclusa, grazie a Dio, bene per i
genitori della piccola rapita e per la diretta interessata, oggetto del
desiderio di una coppia priva, non si sa perché, di genitorialità ma principalmente
di cervelli raziocinanti.
Non oso immaginare gli sviluppi che si sarebbero potuti
innescare nella vita di Sofia qualora la vicenda fosse finita diversamente. La cronaca
ha diramato ampie notizie su altre scomparse e rapimenti di piccoli esseri
innocenti mai più ritrovati e ricongiunti alle famiglie d’origine che ancora
sperano nel miracolo di poterli riabbracciare anche se ormai adulti.
La vicenda accaduta nel cosentino ha dell’assurdo!
Da una parte due persone che hanno pianificato e inscenato
tutto l’iter. Dalla gestazione durata i canonici 9 mesi per la donna, in
menopausa da tempo data l’età, 51 anni dicono, e dalla preparazione maniacale
della stanzetta, nonché dal corredino celeste.
Ma la farsa, priva del frutto rischiava di trasformarsi in
beffa. Una gravidanza isterica. Si sarebbe potuto giustificare così a parenti e
amici che, ignari, attendevano insieme alla coppia l’arrivo di un maschietto. E
sì, volevano un maschietto! Ma sembra si siano accontentati i rapitori a Sofia!
C’è una domanda da fare a questi due individui divorati dalla voglia di genitorialità:
ammesso e non concesso che l’assurda azione fosse rimasta in essere, come
avreste fatto in seguito? L’avreste chiamata lady Oscar?
Stupide vittime! Che hanno trasformato un atto d’amore nel
più bieco dei misfatti.
I drammi sono molteplici in storie simili. E il rumore
mediatico, dagli effetti effimeri, lascia il tempo che trova sui devices di
quanti si sono affannati a smanettare commenti, accuse, giudizi con estrema
superficialità. La medesima superficialità con la quale si è mossa la coppia:
una cinquantenne attempata, ancora carina ma in menopausa senz’altro, lei, e un
mediatore culturale africano lui, che se avessero concepito un figlio sarebbe
stato uno di quei bambolotti color crema e cioccolato: un amore di bimbo o
bimba con un dna ben definito, poco mediterraneo e dai tratti somatici marcati
dalla genetica familiare.
Verrebbe da suggerire: non sarebbe stato molto più semplice
adottare uno di tantissimi bambini orfani, profughi in erba imbarcati senza
genitori sulle carrette del mare provenienti dall’Africa?
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.