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giovedì 12 novembre 2020

tra populismo e libertà

L'inesorabilità temporale livella la materia ma non lo spirito.


Il buon agire rimane a monito dei sopravvissuti e il pensiero retto segna la strada giusta da perseguire.


Nel corso di pochi decenni molte cose sono cambiate.

Le ideologie sono state rovesciate dalla falsa democrazia del giochino dato in mano a chiunque.

Un tablet, computer o il più popolare dei telefonini se manovrato secondo logiche personalistiche non è più una semplice appendice democratica ma può diventare una pistola fumante. Un'arma micidiale che annienta socialmente chi è preso di mira e chiunque potrebbe essere vittima o carnefice delle falsità liberate in rete.

Mi chiedo, ma è superfluo, quanti usano o perdono tempo sui social per confronti seri?

Facebook,(cito questa piazza social virtuale perché è la più popolare tra le piattaforme) potrebbe essere uno strumento altamente propedeutico per la crescita collettiva se solo si censurassero i cazzari del web. Cosa impossibile, per loro è fonte di sostentamento!

Ecco che a fronteggiare la valanga di cazzari si schierano gli spiriti liberi emancipati da faziosità e partigianerie. E parteggiano per il bene comune!


Biden dice con semplici parole che vuole ripristinare l'uguaglianza e dare sostegno ai meno abbienti. Ridà energie al sogno americano. Come non essere d'accordo?


Il tempo livella la materia.

E forse, me lo auspico,rovescia le false certezze del passato madri dell'odierno deleterio populismo sorto da una presunta libertà impregnata di grondante ignoranza.

L'egoismo e il culto della persona ben si nutrono nel mare magnum delle effimere esigenze personalistiche.

Concetti lontani dal sentire sincero che muovevano gli uomini e le donne impegnati per combattere le schiavitù fisiche e mentali che affliggevano lavoratori, braccianti e salariati.

La Calabria, ma possiamo dire una buona parte di mondo “liberale”, gode dell'ausilio poco luminoso dei detrattori che usano i social per depistare le persone deboli. E gettare fango sulle persone perbene

False notizie e arroganti proclami fanno presa su una buona fetta di smanettoni volutamente ignoranti. Sì! Volutamente ignorano i drammi dei propri simili e pur di continuare a gozzovigliare arraffando nel forziere sociale che dovrebbe assistere tutti e alleviare le sofferenze dei meno fortunati inondano di stronzate le piazze virtuali.

Le parole hanno un peso! Guai a liberarle, lasciarle andare come se non potessero sortire a nulla.

Stamane mentre buttavo giù queste considerazioni ho letto un messaggio:

un caro e vecchio amico ha finito il suo tempo terreno.

Serafino lo ricordo bene!

Ricordo il suo fare pacato. Sereno e misurato. Ha speso la sua vita per l'emancipazione dei deboli. Era un Sindacalista che militava e teneva alta l'ideologia socialista.

Un uomo elegante nel pensiero. Rispettoso e umano. Per lui i bisogni dei singoli diventavano problemi di tutti. Credeva in quello che si proponeva. Tenace e combattivo. Insomma un uomo d'altri tempi, diremmo oggi vista la deriva populista e qualunquista alla quale approdano gli pseudo capipopolo che, malgrado noi, governano la caducità del pensiero contemporaneo imperante.

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