Il verbo “creare” ha un significato
e un peso specifico e deve essere profferito con cognizione di causa
ma forse “creare” in politichese assume connotati differenti.
Forse si riferisce a qualcosa di fattibile e ritrattabile
nell'immediato altrimenti come può un leader di partito farselo
stampare con superficialità sui manifesti pubblicitari pur sapendo
che non può mantenere simili promesse?
Creare significa realizzare qualcosa che prima non esisteva.
“Creiamo lavoro, non odio” così
c'è scritto affianco ad un faccione sorridente.
Allora c'è da chiedere: se è così
semplice “creare” lavoro perché non è stato fatto prima? quando c'erano i potenziali presupposti giacché, insieme ai compagni di partito, governavano il Paese?
Ma le frasi enfatizzanti sono, forse
per parità di “pochezza mentale?”, stampigliate in tutti i
manifesti dei concorrenti alla bagarre politica con estrema leggerezza.
C'è chi si fa scrivere “vota con la
testa”, “vota chi vale” mentre nel recente passato c'era chi
voleva aprire il parlamento come una scatoletta e mostrava fiero
l'apriscatole.
Negli anni le assurdità si sono
alternate. E in quanto a promesse inverosimili hanno fatto a gara a chi le sparava più grosse:
Da un milione di posti di lavoro promessi in campagna elettorale siamo finiti a subire la delocalizzazione imposta dai predatori e mai fermata dalla politica.
Da un milione di posti di lavoro promessi in campagna elettorale siamo finiti a subire la delocalizzazione imposta dai predatori e mai fermata dalla politica.
Si potrebbe continuare all'infinito
nella hit-parade della cazzate dei politici che si sono alternati fino ad oggi nel governo dell'Italia.
Ma non cambierebbe nulla rispetto all'esito finale.
È per questo che non si sogna più?
ci siamo lasciati rubare i sogni...
ci siamo lasciati rubare i sogni...
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