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sabato 25 novembre 2017

Il venerdì nero delle formiche

Come al solito importiamo il peggio e lo modifichiamo secondo i nostri interessi.

La pubblicità, si dice, è l'anima del commercio! E allora quale momento migliore per scimmiottare gli usi americani e fare di necessità virtù?

La crisi economica c'è! I Soldi nelle case no; il commercio è in crisi! e pure le famiglie.
Questo venerdì è nero davvero. E non solo questo messo in calendario dai commercianti per raggranellare qualche soldo.

Il lavoro continua ad essere il sogno di tantissimi e quei pochi che lo hanno trovato non vivono la dignità di lavoratori.
I dipendenti della più grande azienda web di consegne approfittano del venerdì nero per fare sapere al mondo le loro rivendicazioni come si faceva qualche tempo addietro. Quando ancora il movimento sindacale era forte e aveva un ruolo politico e sociale nonostante gli errori e qualche dirigente colluso coi poteri forti.

Attualmente lo stato sociale e di diritto dei lavoratori non esiste più. È stato annullato. Non sto a sindacare se quanto fatto è giusto. Constato che non ha sortito gli effetti sperati. E questo è un male! È un venerdì nero che si annida nelle famiglie e nelle tasche degli italiani 7 giorni su 7 per l'intero anno salvo che per pochi fortunati che ancora resistono agli eventi pilotati dalle teorie economiche che inglobano le menti vuote e tentano di condizionare le altre.

Un vecchio adagio calabrese recita: “duva cacci e non minti resta u vacanta”. “dove togli e non metti rimane il vuoto”!

Ma pare che questo non sia il tempo delle formiche previdenti. Il consumismo spinge ad acquisire la qualunque e ci trasforma in cicale.

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