Come al solito importiamo il peggio e
lo modifichiamo secondo i nostri interessi.
La pubblicità, si dice, è l'anima del
commercio! E allora quale momento migliore per scimmiottare gli usi
americani e fare di necessità virtù?
La crisi economica c'è! I Soldi nelle
case no; il commercio è in crisi! e pure le famiglie.
Questo venerdì è nero davvero. E non
solo questo messo in calendario dai commercianti per raggranellare
qualche soldo.
Il lavoro continua ad essere il sogno
di tantissimi e quei pochi che lo hanno trovato non vivono la dignità
di lavoratori.
I dipendenti della più grande azienda
web di consegne approfittano del venerdì nero per fare sapere al
mondo le loro rivendicazioni come si faceva qualche tempo addietro.
Quando ancora il movimento sindacale era forte e aveva un ruolo
politico e sociale nonostante gli errori e qualche dirigente colluso
coi poteri forti.
Attualmente lo stato sociale e di
diritto dei lavoratori non esiste più. È stato annullato. Non sto a
sindacare se quanto fatto è giusto. Constato che non ha sortito gli
effetti sperati. E questo è un male! È un venerdì nero che si
annida nelle famiglie e nelle tasche degli italiani 7 giorni su 7 per
l'intero anno salvo che per pochi fortunati che ancora resistono agli
eventi pilotati dalle teorie economiche che inglobano le menti vuote
e tentano di condizionare le altre.
Un vecchio adagio calabrese recita:
“duva cacci e non minti resta u vacanta”. “dove togli e non
metti rimane il vuoto”!
Ma pare che questo non sia il tempo
delle formiche previdenti. Il consumismo spinge ad acquisire la
qualunque e ci trasforma in cicale.
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