Se passa il pensiero e la legge di Calenda.
Dopo i mulini a vento, i pannelli solari, il gas e tutte le altre energie alternative che, guarda caso sono appannaggio delle lobby economiche che pilotano le decisioni dei governi, un'altra tegola sta per cadere in testa agli automobilisti che sono costretti a tenere in vita macchine vecchiotte ma efficienti e in sintonia con gli standard ministeriali.
Il ministro dello Sviluppo economico
Carlo Calenda spiega che la tassa di proprietà sarà
definita «in rapporto a un rinnovamento del parco in maniera più
accelerata». Notizie di simile fantasiosa creatività finanziaria
lascia basiti!
In parole povere, secondo il concetto
del ministro le auto vecchie pagano la tassa di circolazione, anzi di
proprietà, di più rispetto alle nuove.
Il ministro, infatti, ha sottolineato
che per svecchiare il parco circolante non è opportuno adottare "un
meccanismo di rottamazione generalizzato e costosissimo", ma
studiare un sistema "che lavori sul rapporto tra tassazione e
rinnovamento del parco in maniera più accelerata".
In estrema sintesi, alle auto più
anziane sarà applicata una tassa di circolazione più onerosa. A
questo proposito, Calenda ha sottolineato che "ci sarà
una proposta" al termine dell'iter per il compimento della Sen,
la Strategia elettrica nazionale.
In buona sostanza, per aiutare le case
automobilistiche, il ministro Calenda induce i cittadini, costretti a
usare e mantenere efficienti auto datate per mancanza di soldi,
tra l'altro, fino ad oggi, obbligati a revisionarle ogni due anni e
pagare una tassa di circa 75€ allo Stato, con un ragionamento
contorto e tutto suo, ad indebitarsi. Rottamare, quindi, le vecchie e
comprarne di nuove, se non si vuole pagare una tassa di proprietà
più esosa di quanto non lo sia già.
Il ministro si difende dicendo che è
una direttiva dell'Unione Europea. Per cui è necessario “diffondere
i punti di rifornimento di carburanti alternativi con neutralità
tecnologica tra gas ed elettricità”. Perché lui dice di non
essere iscritto né al partito dell'auto elettrica né a quello
dell'auto a gas, la neutralità tecnologica ci è imposta dall'Ue”.
Parole del ministro Carlo Calenda.
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