Io, ho
scelto di continuare gli studi nella mia città, con alcune difficoltà,
proseguendo in ogni caso il mio percorso a testa alta, consapevole di studiare
per me stessa, e non per compiacere gli altri, tantomeno per ricevere elogi.
Ad ogni
modo, il mio pensiero è rivolto a coloro i quali si catalogano in un numero, il
cosiddetto voto d’esame. Così, chi viene valutato da 18, si sente piccolo, e
crede erroneamente di essere un 18 nella vita quotidiana. Chi viene valutato da
30 e lode, crede di essere il migliore, per fortuna non in tutti i casi,
aggiungo!
Non sei un
18 e neanche un 30 e lode. Sei il risultato di una preparazione più o meno
lacunosa, più o meno distinta. A volte può andar bene e altre volte può andar peggio.
La tensione
può giocarti brutti scherzi o, al contrario, la convinzione può farti apparire
preparatissimo. Ma chi può dirlo?
Sei tu, con
le tue ansie, i tuoi sentimenti, la tua determinazione, a forgiarti per il futuro. Sei TU e nessun
altro. Perciò, ti dico che non sei un 18 e neanche un 30 e lode, sei tu e tanto
basta!
E, fatti scivolare addosso le critiche distruttive e i
pettegolezzi. Non devi dimostrare niente a nessuno, se non a te stesso. Perché
tu, ti devi tutto il bene del mondo!
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