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mercoledì 19 ottobre 2016

Cena Obama, eccellenze italiane figure di secondo piano


Nell'intimo di Matteo si nasconde Cornelia. Ma i suoi veri gioielli non sono Benigni e Sorrentino.

E pare che non siano ritenuti gioielli neanche i nomi della cultura e della scienza che si è portati dietro, considerati i posti loro assegnati.


Mateo come Cornelia, la madre dei Gracchi, si porta dietro i suoi gioielli più belli, se li porta dietro fino a NY. Ospite di Michell e Barak Obama, all'ultima cena di Obama nei panni di presidente della potenza economica mondiale. In tutto 300 e oltre tra capitani d'impresa e gente che conta.

Tra gli annunciati ospiti italiani: Roberto Benigni con la moglie Nicoletta Braschi, Paolo Sorrentino, Bebe Vio, Giusi Nicolini, Raffaele Cantone e Giorgio Armani, c'era anche il consigliere di Renzi Giuliano Da Empoli, amico dello spin doctor Jim Messina, il commissario di Bagnoli Salvo Nastasi e il neocommissario per il digitale Diego Piacentini.

Invitati da Obama, erano presenti, anche il presidente della Fiat Chrysler Automobiles John Elkann con la moglie, l'attore italo-americano John Turturro e tutta la Washington che conta: il capo del Pentagono Ash Carter, la consigliera per la sicurezza nazionale Susan Rice, la presidente dell'opposizione democratica alla Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, il vicepresidente Joe Biden. In tutto 375 ospiti sistemati sotto un grande tendone.


Al tavolo principale: Obama, Renzi, Michelle, Agnese, Elkann e il comico Jerry Seinfeld.

Disposizione a parte, che fa impazzire gli amanti del gossip, Benigni e gli altri gioielli italici portati da Matteo c'erano ma in un tavolo a parte.
Le cronache dicono che Benigni ha fatto uan delle sue solite battute ambigue: pare abbia suggerito a Michelle di coltivare nel suo orto il cavolo nero che cresce bene in toscana. Che dire? Uno così meglio lasciarlo a casa!
Per il resto, basta osservare la lista degli invitati per farsi un'idea sulla linea sociale ed economica che il nostro vuole perseguire. E la qual cosa potrebbe anche dimostrarsi positiva se non conoscessimo le linee guida della ex fiat edi El Kan e Marchionne.

Obama pare abbia dato la sua benedizione e raccomandato caldamente il giovane Matteo.

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