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domenica 28 aprile 2013

Due Uomini a terra, un Popolo a terra!


Uno, 50 anni, carabiniere. L’altro, un civile, disoccupato disperato.

aore12
Le prime notizie, date a caldo dai giornalisti, descrivono l’azione insulsa di un pazzo che si è scagliato contro il cordone dei carabinieri impegnati a mantenere l’ordine nella piazza antistante palazzo Chigi dove sonno radunati i nuovi nominati per giurare davanti al presidente della repubblica Giorgio Napoletano, rinominato pure Lui dalla classe inetta che assedia gli organi istituzionali Repubblicani.

Due uomini a terra. Entrambi figli del popolo. Il primo a cadere è il carabiniere che per poco più di milleduecento euro al mese rischia la vita tutti i giorni per il Giuramento prestato all'Italia.
Il secondo, l’attentatore, è un muratore disoccupato, che ha perso il lavoro, la moglie e il figlio. Costretto dalla necessità economica a fare ritorno nella sua terra e vivere con la famiglia d’origine.

aore12E poi l’imprevisto(?) sale sul treno, con in tasca una 7,65 con la matricola cancellata, destinazione Roma.

Piazza Colonna, ore 12,45. due uomini a terra. L’uomo con la divisa da carabiniere perde sangue dal collo. Ricoverato prontamente, è in prognosi riservata perché il proiettile ha leso qualcosa d’importante della colonna vertebrale.

L’attentatore, ben vestito, come lo descrivono le agenzie è immobilizzato a pancia in giù, bloccato dai carabinieri e perde sangue dalla nuca, anche la mano destra è insanguinata.

E dentro, facce sorridenti gongolano per l’incarico ricevuto.

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