courtesy archivio M. Iannino "attualità" 2006, t.m. |
L'ho sentito in tv stamattina intorno alle 7,30, su rai 1.
Caffè amaro questa mattina! Amaro, non
perché senza zucchero ma per le cazzate che ho sentito mentre lo
sorseggiavo. Che, come al solito, uscivano dalla bocca di alcuni
esponenti della cosiddetta dirigenza ospite negli studi di rai 1. tra
questi, l'hanno sparata grossa un signore di mezza età paffutello,
con i capelli radi e bianchi, che rappresenta l'agcom e un altro
signore mezzo calvo, sempre di mezza età. Convinti entrambi che si
debba “morigerare” la libertà sul web specie in campagna
elettorale in ossequio alla insulsa legge sulla par condicio in
quanto, le esternazioni dei politici in tv rimangono visibili per
pochi minuti mentre su internet godono dell'immortalità.
Di altra opinione, invece, un docente universitario che esponeva con dovizia di particolari le differenze esistenti tra il web e la televisione intesi come media.
Ma, cazzate a parte, ci si
vuole togliere anche la possibilità di esprimere le personali
opinioni sul comportamento di certa gente che fa della politica
terreno di arricchimenti illeciti piuttosto che impegno civico?
Politicanti dotati dell'immoralità
perpetua che troviamo puntualmente, “finché morte non ci separi”,
ad ogni campagna elettorale? Teatranti dalle maschere multiformi. Che
sanno commuoversi e convincere giusto il tempo di risalire in
carrozza.
C'è rabbia in questo post? Oppure
diffamazione?
Ritengo di no! A mio avviso c'è solo
una opinione dettata dalla lettura dei fatti prodotti dalla gente che
sale, scende, entra in politica e fa i propri interessi una volta
raggiunto il potere decisionale.
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