Bartolomeo Pietromarchi sarà il prossimo curatore del Padiglione Italia della Biennale arti visive 2013.
mario iannino, fronte retro, sculture di carta 2012 |
E’
stato il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi a designare
Pietromarchi dopo aver visionato i curricula di un gruppo di
candidati convocati dal ministero a presentare un progetto.
Ecco
quanto si legge in una nota:”Il Ministro Lorenzo Ornaghi,
nell’apprezzare assai positivamente il livello culturale delle
proposte pervenute, ha sottolineato il valore complessivo del
progetto di Bartolomeo Pietromarchi. Tale progetto potrà
rappresentare in modo significativo il ruolo dell’arte italiana
contemporanea nel quadro dei cambiamenti, estesi e profondi, che
caratterizzano questa fase storica del nostro Paese”.
In
effetti la fase storica del nostro Paese è un po' particolare; in
Italia c'è una classe politica non adeguata alle esigenze
contemporanee e, ancora peggio, assente perché incolta, sorda alle
quotidiane grida scaturite dalle impellenti necessità dei cittadini.
Forse
per queste semplicissime ragioni il Ministro Ornaghi ha inteso
continuare sulla linea guida del Governo tecnico dei Prof. mettendo a
capo di una importante vetrina internazionale d'arte quale la
biennale di Venezia Bartolomeo Pietromarchi, docente della LUISS
Creative Business Center.
È
da vedere se, nei fatti, le scelte di Bartolomeo Pietromarchi saranno
disciplinate dalle intenzioni alte esposte dal Ministro Ornaghi che
auspica la valorizzazione dell'arte e, di conseguenza, degli artisti
italiani che, “in questa fase storica” governata dallo spread dagli stilisti e dalla fabbrica del marketing, sono oscurati dal Business; creativi emarginati persino nella propria terra
dalla logica famelica del mercato dell'arte(?).
Non è polemica ma rivendicazione e
denuncia della precarietà imposta da un sistema volutamente cieco
che isola e ammanta con superficialità, validi artisti operanti
nelle periferie territoriali privi di lungimiranti “sponsor
influenti”.
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