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mercoledì 9 maggio 2012

Catanzaro, Abramo Scalzo e la Magistratura

lo scrutinio in 24 sezioni su 90 certifica Abramo al 50,22% con 6358 voti complessivi e 163 voti personali;
 Scalzo al 43,67%  con  5529 complessivi  e 228 voti personali
Dalla consultazione elettorale per le amministrative 2012 la città di Catanzaro esce con le ossa rotte.
Non ci sono vincitori o vinti in un paesino di quattro case qualche forno e innumerevoli centri commerciali. Una piccola città di provincia che vede l'unica fonte di ricchezza nella cosa pubblica da quando la “filanda” e l'artigianato in generale, il commercio e la cultura (?, va beh mettiamola va) si sono estinti dopo lunghe agonie.

C'è l'esaltazione del potere e la sua conquista a qualsiasi costo, all'ombra della politica. E gli ultimi avvenimenti lo dimostrano.
Due incipit per ricordare:
“Caos sulle comunali. Episodi sospetti nel quartiere di Siano. Esposto del Codacons: «Il voto va annullato». E sulle tre sezioni di Lido continuano i controlli: risultati entro due o tre giorni.

Un dossier dei democrat sarà consegnato al prefetto. Scalzo: «Alcuni elettori risultavano aver già votato nonostante non lo avessero fatto». Ma D'Attorre assicura che tutta la vicenda sarà seguita con massima attenzione dal partito nazionale”.

Anche se, già alle 22,05, i primi scrutini davano la coalizione di Abramo al 50,22 contro il 43,67 di Scalzo che a sua volta riscuoteva consensi personali rispetto agli altri concorrenti di tutto rispetto.
Ma le regole elettorali sono queste! E devono essere rispettate! 
Per gli illeciti c'è la Magistratura!

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