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venerdì 11 maggio 2012

Abramo è sindaco, lunedì al lavoro

transumanza
Sacre Scritture a parte, è difficile vedere qualcuno immolarsi o pagare in contanti per “servire” gli altri membri della comunità. Eppure accade! Stando alle indagini della DIGOS e alle “voci di popolo” che circolano in Catanzaro pare che due candidati consiglieri di cui uno è risultato eletto nella lista “per Catanzaro”, che sostiene Sergio Abramo, abbiano pagato un voto da 50 a 100€.

Quella che sembrava una panzana simile alle leggende metropolitane per le probabilità di riuscita vista la segretezza del voto è subito spiegata: il compratore di voti aspetta fuori dall'edificio che ospita i seggi e quando vede arrivare il “cliente” lo avvicina e gli consegna una scheda elettorale già compilata. L'elettore entra nel seggio, espleta il rito e una volta dentro la cabina, al riparo da occhi indiscreti conserva la scheda vergine e tira fuori quella già segnata. La imbuca nell'urna. Esce. Consegna la scheda elettorale vergine al “compratore” e intasca i soldi.

L'operazione del passamano giustifica lo stato delle schede che risultano inspiegabilmente sgualcite.
Spiegato l'arcano e con due candidati attenzionati dalla magistratura, la commissione elettorale chiamata a ricontare le schede ravvisa l'eleggibilità di Sergio Abramo a Primo Cittadino di Catanzaro che con 28.803 voti supera il 50,22% eludendo il ballottaggio.

A tre giorni dopo la chiusura dei seggi, la sera di giovedì 10 maggio, per 130 voti Abramo vince al primo turno ed è sindaco di Catanzaro per la terza volta.

La commissione presieduta dal magistrato Domenico Commodaro ha trasmesso i risultati all'ufficio comunale di competenza e lunedì prossimo, Sergio Abramo prederà possesso dell'ufficio in Palazzo De Nobili.
Buon lavoro! Sindaco Abramo!

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