L'arte è creazione!
miseria e nobiltà, polimaterico, Mario Iannino |
La gestualità creativa è espressione
che non prescinde il pensiero ma lo asseconda e lo rende visibile; lo
demarca!
Pare che Michelangelo, dopo avere
finito il Mosé, davanti a quel gigante in marmo di oltre due metri,
235 cm per la precisione, stupito egli stesso per la perfezione
anatomica del colosso, lo abbia colpito al ginocchio esclamando:
Perché non parli?
Da quel lontano 1513, anno di nascita
del Mosè, bravi artigiani e grandi artisti più o meno consacrati
dai loro contemporanei hanno realizzato manufatti e opere pregevoli e
consegnato ai posteri la storia grazie alle attenzioni di custodi
pubblici e privati che li hanno preservati amorevolmente in apposite strutture anche contro
le azioni barbariche dei popoli in guerra e gli eventi catastrofici.
Ma nulla può l'amore dell'uomo evoluto contro la brutale decisione
estreme come quella avvenuta il 3 marzo del 2001, quando i cannoni
delle truppe speciali del ministro della Virtù e del Vizio talebano
in Afghanistan, hanno aperto il fuoco e distrutto le statue di
Buddha, le più alte del Mondo, risalenti al terzo secolo dopo
Cristo. A nulla sortirono gli appelli internazionali di buddhisti,
musulmani, cristiani, laici.
«Abbiamo iniziato l'opera di distruzione. Tutti questi monumenti nelle provincie di Kabul, Bamiyan, Herat, Kandahar, Nangarhar e Ghazni - ha detto per tutta risposta Mullah Qudratullah, ministro dell'Informazione e della Cultura».
«Abbiamo iniziato l'opera di distruzione. Tutti questi monumenti nelle provincie di Kabul, Bamiyan, Herat, Kandahar, Nangarhar e Ghazni - ha detto per tutta risposta Mullah Qudratullah, ministro dell'Informazione e della Cultura».
Là, in Afghanistan, la distruzione è
dipesa da una questione religiosa e qui, in Italia, al CAM di
Casoria, una forma religiosa subdolamente occidentale: la mancanza di
fondi, il vil denaro!
Là il fuoco bellico qua il fuoco
dell'antiragione che fa proseliti inutili e affilia adepti in cerca
del momento di gloria effimera in una emulazione, questa sì,
catartica, allorché incenerisce pseudo arte, spazzatura!,
contrariamente ai lavori “incombusti” di Burri, dei tagli fisici
per la “dimensione astrale” di Fontana; le accumulazioni di
Arman; i decollage di Mimmo Rotella... e se anche Vincent Van Gogh
avesse bruciato i suoi capolavori?
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