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martedì 24 aprile 2012

destra sinistra e la politica di CrudeliaDemon

Le incomprensioni generazionali sono fenomeni ineluttabili, quasi congeniti nella società educata all'appariscenza dai fenomeni spazzatura dei mass media. La lite regna sovrana e annienta i confronti dialettici. Nel campo della politica l'aggressione è prassi consolidata. L'urlo sfacciato del forte soverchia il debole e lo rende inadeguato agli occhi della platea chiamata a decidere chi dovrà governare il paese la città la regione la nazione.

È un puzzle scomposto, con le tessere sovrapposte o mancanti e ognuno lo completa come meglio crede. Solo chi conosce i personaggi e le storie collegate, le conseguenze che le loro azioni hanno prodotto nella società può e deve muovere analisi intellettualmente oneste, dire le cose come stanno veramente per evitare che si continui a lasciare il campo ai soliti faccendieri della politica. Ma anche chi non è avvezzo ai sotterfugi e alle strategie, chi ha l'animo semplice non può fare a meno di chiedersi come mai ci si scanni per un posto nel consiglio circoscrizionale o comunale e perché sono sempre gli altri a sbagliare e essere brutti sporchi e cattivi.

È nelle grandi decisioni che il genere umano tira fuori il meglio di sé; si fa architetto muratore e cittadino del mondo per migliorare il presente e dare un futuro ai giovani. O, quantomeno, prova a comporre il puzzle lasciato per incapacità o inerzia a metà dai tesorieri egocentrici del male.

È in queste occasioni che i cittadini vorrebbero vedere compiere azioni concrete dalla classe politica e dagli uomini che hanno tratto benefici dalle leggi scritte dalle maggioranze sorrette dalle lobby affaristiche a Catanzaro come nel resto d'Italia e del mondo.

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