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lunedì 10 ottobre 2011

condoni, tasse, tagli, intercettazioni e affari

Le liti continuano, tra pruriti intimi e masturbazioni mentali l’area della politica continua imperterrita a fare giochini e equazioni algebriche per consolidare i rispettivi schieramenti infischiandosene degli umori del paese e dei bisogni della collettività.

Ancora una volta si parla di condono, il che significa un bel regalo per i lestofanti che fin’ora hanno evaso le tasse o trovato altri metodi per fregare il fisco e impoverire maggiormente cittadini e Stato.
Senza farla molto lunga, tanto i problemi sono noti a tutti, invitiamo i signori del parlamento e del senato a mettersi da parte: faccia al muro e almeno cinque minuti di rossore. Vergognatevi! Abbiate il coraggio civile… ma no! È solo una perdita di tempo!

Figuriamoci se si preoccupano di quello che pensa la gente che soffre davvero gli effetti della cattiva politica. Se solo avessero un briciolo di onestà o di pudore si sarebbero dimessi da un po’! quindi, è infantile sperare in uno scatto d’orgoglio; questa classe politica non ne ha e non ci rappresenta!, è bene che lo sappia: non è degna di rappresentare l’Italia.

Forse l’opinione pubblica ritornerà ad avere fiducia nella politica solo quando i politici troveranno il coraggio di tagliare i privilegi di corte e cortigiane. Inutile che facciano gli untori e indichino il vento dell’antipolitica dei qualunquisti per esorcizzare il disgusto che prova la gente. L’antipolitica siete voi, clown s vanesi! 0vviamente qualcuno si salva nell’equipaggio del Transatlantico e nei pescherecci periferici ma sono mosche bianche.

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