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giovedì 28 aprile 2011

nel ricordo di Pasqualina

(riceviamo e pubblichiamo)

Soltanto oggi ho appreso il tuo nome, dopo che te ne sei andata. D'altronde non mi serviva saperlo, per me tu eri la dolcissima ragazza dagli occhi teneri che stava nel punto vendita “Velox”, dove mi fermavo puntualmente più per la disponibilità, la cortesia e l’amabilità con la quale ti ponevi davanti a qualsiasi richiesta piuttosto che per la merce in vetrina, e soprattutto perché il tuo sorriso era un inno alla vita.

L’altro ieri ho appreso che non avrei più potuto salutarti e incontrare il tuo sorriso perché ti sei incamminata verso la luce per abbracciare il Padre Celeste. Hai finito di soffrire!
Sei andata incontro al Padre nostro che illumina il cielo e la terra, che accoglie tra le braccia quanti si affidano a Lui, morti in terra ma vivi nel Suo Amore.

Padre nostro abbi cura di Lei e di tutti noi ancora costretti in terra; illuminaci allorché la nostra volontà cozza coi progetti che Tu benevolmente hai assegnato a noi ma, che noi, da stolti, non sappiamo cogliere e vedere ritenendone altri, secondo i nostri parametri terreni, più giusti e opportuni.

Padre Celeste, infinita fonte di bontà e perdono apri le porte del Paradiso all’arrivo di Pasqualina, lasciala godere della luce divina e pregare per tutti noi che carichi di fede affidiamo a Te le nostre miserie.

E a te, cara dolcissima ragazza, possano esserti di conforto le lacrime versate da quanti hanno conosciuto la tua bontà e diventare rugiada che nutre i variopinti fiori del prato verde nel quale Mamma Natuzza vedeva le anime salve al cospetto del Padre. Prega anche tu per noi affinché le nostre anime diventino più belle nel pentimento e nella speranza per un’umanità migliore.

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