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lunedì 7 febbraio 2011

Roma: rogo nella notte, morti bruciati bambini rom

Altre vittime del freddo nella capitale. A Roma questa notte in una misera baracca di cartone è scoppiato un incendio. Nessuno scampo per i bambini che dormivano dentro abbracciati l’un l’atro per soffrire meno il freddo.
Giorni tristi, quelli della merla. Giorni duri per i mal vestiti, i poveri e i senza tetto. A farne le spese sono sempre i più deboli. Gente bistrattata come i rom o i barboni, spostati di continuo da una periferia all’altra della metropoli. La loro presenza è la testimonianza di miseria e povertà provocata dalle disparità sociali figlie di malgoverni e cattive gestioni della cosa pubblica.
Il sindaco di Roma Alemanno, dopo i drammatici fatti di questa notte invoca i poteri speciali.
Eppure è da tanto che si parla di piano rom e l’unica cosa che le istituzioni hanno saputo fare è stata quella di deportarli da un campo all’altro.
Che cosa intende oggi Alemanno per poteri speciali? Il dono della super vista, la forza invincibile di superman? Compresa la calzamaglia con le iniziali sopra?
È triste parlare di episodi simili, per niente fatali, perché senz’altro chi accende un fuoco per riscaldarsi in una baracca di cartone immagina il pericolo, lo conosce e pensa di poterlo fronteggiare ma poi, il sonno sopraggiunge, i grandi sono lontani, la scintilla scoppiettante tocca una fibra sintetica e… dopo i primi attimi di sbigottimento la vita continua.
Continua a mietere vittime innocenti sotto lo sguardo distratto dei grandi uomini che invocano poteri speciali, invitano le forze dell’ordine a essere “determinati” con i manifestanti che contestano l’immoralità del premier o la voracità delle politiche economiche che governano il mondo a favore delle banche, delle multinazionali e dei vip della finanza che vivono al riparo dei controlli fiscali negli stati che hanno saputo costruire isole felici e paradisi fiscali.

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