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sabato 12 febbraio 2011

le mutande di Ferrara in teatro

Nulla rimane per sempre tale e quale, specie la mente umana, ed è per questo che non voglio ricordare gli scontri di Valle Giulia e il passato sessantottino, neanche la militanza nel pci prima, e l’adesione al psi dopo, di Giuliano Ferrara, figlio di Maurizio, senatore del pci che diresse l’Unità, ma anche figlio di Marcella de Francesco, una che ha lottato da partigiana e che è stata segretaria particolare di Palmiro Togliatti.

Non so se faceva bene prima o adesso, fatto sta che dopo la sua frequentazione e collaborazione con Bettino Craxi il nostro Giuliano ha subito una trasformazione che lo induce a essere critico nei confronti dell’ex area di sinistra, specie dei vecchi militanti del pci che bene o male hanno lottato per liberare l’Italia dall’oppressione fascista e stilato la Carta Costituzionale che regola la nostra democrazia. Democrazia che ha dato la possibilità a gente comune di costruire imperi dal nulla, magari agganciandosi a carri politici e alle politiche imprenditoriali avventuristiche degli anni passati.
Oggi lo troviamo intento a espletare il ruolo di mutandaio esacerbato che alimenta e confonde la gente poco accorta.

A Giulia’ nessuno ce l’ha con Berlusconi perché ancora gli tira e va con le mignotte! Lo sai benissimo! Non è questo il punto. Mi meraviglio di te: un uomo intelligente con un passato da intellettuale che si è preso sempre con coraggio il peso delle sue contestazioni al sistema. Allora? Perché non usi ancora un po’ di quell’onestà intellettuale che molti ti abbiamo riconosciuto quando contestavi certi concetti del sistema dei partiti?

Ecco, da te mi sarei aspettato un’azione “pulita” non da moralista perché nessuno lo è, ma una presa di posizione suffragata dall’esistente, vale a dire dalla realtà dei fatti, e non mi riferisco a questioni di mutande ma al governo del Paese, alle migliaia di cassintegrati, ai disoccupati, ai giovani, insomma ai problemi veri che ci affogano nel quotidiano mentre assistiamo a litigi di bassa lega.

Ne convieni, comunque che, ovviamente, in una società civile, la massima espressione del governo che rappresenta tutti indistintamente non può essere accusato di concussione e induzione alla prostituzione minorile e cacciarsela con epiteti nei confronti di chi l’accusa.
Smettiamola, una buona vota per tutte, con le prese di posizione infuocate, gli slogan a effetto e di confondere la gente. Cerchiamo di crescere!

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