Eh già, sono ancora qua! Canta Vasco. E chissà perché mi scorre davanti agli occhi la vita contemporanea italiana. “sembrava accadesse la fine del mondo e invece sono ancora qua!” e poi, “al diavolo non si vende. Si regala!”... "la notte ha da passà".
Canzoni a parte, dopo le liti, i balletti, le sbugiardate reciproche, i saltafossi scaltri privi di pudore ci riportano all’amara realtà fatta di piccoli espedienti consumati da piccoli insignificanti dirigenti politici che non osano guardare i problemi reali perché non sono in grado di risolverli. E per pararsi il culo avvisano scandalizzati che l’Europa non è solidale con l’Italia sull’emergenza profughi ma dimentica di dire che ancora prima dell’esodo voleva e vuole la secessione che significa ognuno a casa propria comanda e gestisce il welfare insieme ai soldi dei contribuenti fregandosene degli immigrati, meridionali compresi. Un altro dice che il parlamento non legifera però tace sul blocco imposto nei fatti dall’uso privato del potere istituzionale del governo.
E mentre alcune alte cariche si lanciano vicendevolmente amorevoli accuse la plebe è lasciata al proprio destino ubriacati dal gossip di giornalai sciocchi e nessuno degli impellenti quesiti, anzi delle promesse fatte e scritte nel programma sono state realizzate dal governo Berlusconi.
Ma non è che la tattica del nemico serva a entrambi per distrarre l’opinione pubblica? Certo è più facile, quando c’è una lite in atto, depistare le attenzioni e scaricare sul nemico le colpe.
Eppure, basterebbe poco! solo un po' di buona educazione e rispetto per gli atri.
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