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lunedì 13 dicembre 2010

Catanzaro dalle stelle alle stalle, e se...

Ricordo che partimmo da Catanzaro per Napoli di sera per essere lì e trovare in tutta tranquillità dei posti buoni per vedere lo spareggio Catanzaro Bari. Ricordo il goal di Angelo Mammì all’80° minuto e la grande festa organizzata per la promozione in serie A. la città era animata da un’insolita frenesia e la gente era euforica. per la prima volta nella storia del calcio calabrese una squadra calcava i campi della serie A, si scontrava con le grandi squadre e le batteva riempiendo d’orgoglio i calabresi, specie quelli emigrati a Torino, Milano ecc.

È trascorsa un’infinità di tempo da quel magico 27 giugno del ’71 ma le prodezze di Spelta, Mammì, Silipo, Maldera, Pellizzaro; Arbitrio Palanca Braca… guidati da Seghedoni, rimangono ben impresse nel cuore di tutti i tifosi giallorossi, anche se, purtroppo, siamo arrivati alle soglie di un amaro epilogo. Certo, duole il cuore, ricordare le serpentine di Gori, il piccoletto che faceva girare la testa ai grandi; Bui, lo stesso Mammì, un emerito sconosciuto che diventa l’eroe di una regione intera; indubbiamente è con profonda nostalgia che guardiamo alle gloriose partite di serie B e A… Peccato che sia finita così!

E se pensassimo a un azionariato della tifoseria piuttosto che sperare in avventurieri? Sì, una sorta di raccolta fondi tipo porta a porta di quanti hanno a cuore le sorti della squadra con tanto di sponsor e tanta voglia di affrontare una scommessa particolare (ma non è altrettanto particolare che una piccola squadra come il Chievo sia rinata grazie alla politica dei piccoli passi?).

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