Adro: quando a governare è l'ignoranza

Va beh ho sbagliato: ti ho fatto fare dei mesi di carcere perché ho valutato male la legge e ho abusato del mio mandato. Va beh, mo ti libero… però chi paga le spese del tuo soggiorno in carcere?

È un paradosso collegiale nei comuni gestiti da persone senza cultura. Persone che sarebbe curioso vedere dall’altra parte della barricata. Nella zona grigia dei diseredati e molto più semplicemente nello stato d’indigenza vissuto da incolpevoli emigranti italiani e no; costretti fuori di casa dalla necessità. Anche se, loro, sicuramente avrebbero saputo reagire con l’arroganza che li definisce alle avversità.

Adro è diventato, nonostante i cittadini dabbene, un paese simbolo di grettezza. Altro che sole delle alpi. Sarebbe come acconsentire ai sindaci dichiaratamente socialisti di marchiare le strutture e i mobili con i simboli della sinistra vicina al loro ideale: dalla falce e martello, al sole nascente, al garofano.
O anche, e perché no, con la svastica per la destra.

Adesso, il sindaco di Adro si pone un problema: chi paga per la rimozione dei 700 simboli disseminati nella scuola? Come chi! Testina! Lo stesso o gli stessi che hanno deliberato la cagata più grande che mente umana potesse partorire nel 2010 in una Repubblica Democratica.

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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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