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domenica 4 luglio 2010

la resa dei conti


(Gli appunti del pifferaio magico)

Il momento della resa.

Nella mia lunga carriera ho bonificato molti siti. Ho debellato pulci zecche zanzare serpenti ratti.

Solo in un paese mi è stato impossibile! Sì, lo devo ammettere: ho fatto cilecca!, eppure le ho provate tutte: il fumo, gli ultrasuoni, i bocconi avvelenati… ma niente!, non so come facessero a resistere ai mille stratagemmi e al mio flauto magico perché, eliminate alcune famiglie di topi, anche numerose, altre, erano lì, sulla linea di partenza, pronte a occupare gli spazi lasciati vuoti dai predecessori.

Ho chiamato persino Speedy Gonzales il topo più veloce del Messico. Che solo per il viaggio mi ha chiesto una cifra. Ma inutilmente.

Speedy non aveva ascendente sui topi nostrani; anzi, c’è mancato poco che lo facessero fuori col metodo della lupara bianca. Lo avevano già portato ai margini di una “gurna”* con l’impasto di cemento a presa rapida quasi pronto.

Fortuna volle che al summit fosse presente un suo vecchio compagno d’armi: “Totu u sciancatu” che aveva un debito d’onore con lui e garantì per la sua liberazione a condizione che…

Ma ora che ci penso: quel paese aveva una strana forma, sembrava uno stivale. Sì uno stivale enorme simile a quelli dell’orco e tutto girava all’incontrario: i gatti erano succubi dei topi e gli stolti erano i saggi… dòmini

* la gurna” o “gugghju” è una pozzanghera profonda e larga quel tanto che basta per potersi immergere almeno fino alla cintola, dal metro al metro e mezzo circa e si forma lungo le fiumare, tra i boschi dell’Aspromonte e nelle campagne, in genere nelle prossimità di corsi d’acqua, che i ragazzini del luogo usano come piscinetta, fanno il bagno nelle calde giornate d’estate illudendosi di essere al mare.