Una donna, politicamente impegnata che dice quello che pensa e non fa sconti neanche agli uomini del suo schieramento politico, tant’è che per protestare contro il suo partito, accusato da lei di averla lasciata sola, decide di non presentarsi alle urne per le regionali del 2010 in Calabria.
Per avere denunciato collusioni e ambiguità di quanti fanno finta di non sapere o conoscere chi pilota e determina i voti in Calabria per una sorta di “opportunità politica e elettorale” altrimenti detta omertà, vive sotto scorta da molti anni. Angela Napoli pone interrogativi scontati, chiede, a chi di competenza, il perché di certi atteggiamenti e manovre ambigue che destabilizzano conti pubblici e sistemi istituzionali. Insomma non dice nulla di nuovo ma il coraggio col quale fa nomi e cognomi di politici che vanno a cena o partecipano a festini preelettorali con gente della ‘ndrangheta, o le puntuali interrogazioni parlamentari per chiarimenti di certi percorsi ambigui di governanti, di oggi e di ieri, chiariscono egregiamente il suo modo d’intendere “l’impegno in politica per il sociale”.