Non credo di fare pubblicità se per introdurre un concetto prendo in considerazione alcuni spot coca cola.
avanzi |
Nei detti spot, esaurienti dal punto di vista commerciale, si vuole tracciare in tre episodi brevissimi la nascita, l’evoluzione e l’aggressione del mercato nazionale prima, e mondiale poi, della bevanda.
La storia sublimata inizia col mostrare il farmacista che scopre la formula e la immette sul mercato americano fino a raggiungere i consumatori nel resto del mondo che penetra nelle case e siede a tavola insieme a interi gruppi familiari, nonni compresi. E fin qui nulla di anomalo.
L’anomalia si evidenzia nell'ultimo blocco pubblicitario che non vede a tavola un nucleo analogo a quello degli anni precedenti gli anni 60. Ma andiamo per gradi: il primo spot magnifica la nascita della formula segreta e la gioiosa accoglienza nei saloon americani; il secondo lo sconfinamento oltreoceano della bevanda, che allieta la famiglia italiana composta da nonni, padre madre e figli.
Il terzo spot è l’impietosa apologia dei modelli correnti: i nonni sono gli unici assenti dalla tavola! mentre, ahi noi, la coca continua a esserci.
... e pensare che non conosciamo alcuni elementi della formula alchemica che riesce persino a svitare i bulloni arrugginiti ma non tiene insieme le famiglie (purtroppo questo non dipende dalla sua formula ma dalla mentalità che ci siamo costruiti!)
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