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courtesy "intervento dgt" M. Iannino |
Per alcuni il blog è una sorta di diario on line sul quale
scrivere opinioni o parlare delle esperienze vissute, dire la propria
visione su quanto accade in politica e nella società. C'è chi lo fa
in maniera pungente, magari ricorrendo a una stira più o meno velata
e chi urla rancori, lancia slogan, cerca accoliti (che sul 2.0 si
chiamano followers = seguaci). Per me il blog è un giocattolo
duttile che posso modificare in ogni momento. Cambiare il titolo del
post, rivedere strafalcioni dovuti all'instabilità della connessione
internet, ai virus che bloccano o rallentano il mouse, o molto più
semplicemente perché dopo pubblicato, il post, che deve essere
sintetico ma efficacemente dialogante, non lo è!, o per lo meno lo è
in parte. A volte mi rendo conto che il titolo non è molto
accattivante. E siccome sul web vige la regola dei 3 secondi, anche
se è scritto discretamente, quando non acchiappa la curiosità dei
naviganti casuali ogni buona scrittura diventa inutile.
D'altronde, perché cristallizzare la scrittura, mummificarla come
se fosse parte inalterabile di un blocco litoide sigillato e protetto
da uno scrigno quando sulla terra ogni azione è in divenire? E poi
chi non ha ripensamenti? Il mondo dell'arte e della creatività sono
pieni!