Italia. Meloni e gli affari con chi bombarda

 

Un editoriale schietto, provocatorio e radicato nella memoria storica, pensato per scuotere coscienze e smascherare le contraddizioni del potere con l'aiuto dell'IA.


🕯️ Etica evaporata: il potere, la parola e il peso della storia

Nel cuore del potere contemporaneo, la parola ha perso il suo vincolo con la verità. Giorgia Meloni, intervenendo al congresso di Rimini, ha evocato valori spirituali, carità cristiana, responsabilità morale. Ma le azioni del suo governo raccontano un’altra storia: quella di un’Italia che respinge i migranti, stringe accordi con regimi bellicosi e libera presunti torturatori per “ragioni di Stato”. È il trionfo della retorica sull’etica, della convenienza sulla coerenza.

🌊 Il mare come confine morale

Nel Mediterraneo, si consuma una tragedia che l’Italia ha imparato a ignorare. Donne, bambini, uomini disperati vengono respinti, lasciati alla deriva, criminalizzati. Le ONG che li salvano vengono ostacolate, le navi sequestrate, i soccorritori accusati. Eppure, la nostra storia ci parla di un’Italia diversa.

Nel 1943, quando gli ebrei fuggivano dai rastrellamenti nazisti, furono molti gli italiani che li nascosero, li aiutarono, li salvarono. Alcuni pagarono con la vita. Oggi, chi salva vite viene perseguito. È il rovesciamento della memoria: da terra di accoglienza a terra di respingimento.

🔥 Gli affari con chi bombarda

L’amicizia politica e commerciale con Israele, nel pieno di una crisi umanitaria a Gaza, solleva interrogativi profondi. L’Italia condanna “l’eccesso di reazione”, ma continua a vendere armi, a firmare intese, a tacere sulle vittime civili. È una scelta che ricorda il silenzio complice di molti governi europei negli anni ’30, quando Hitler violava i trattati e perseguitava minoranze, mentre le cancellerie occidentali restavano immobili per non compromettere gli equilibri diplomatici.

La storia ci insegna che il silenzio, quando è comodo, diventa complicità.

✈️ Il caso Almasri: lo Stato come scudo

Osama Almasri, accusato di torture e crimini contro l’umanità, è stato arrestato in Italia e poi liberato. Rimpatriato con un volo di Stato. Il governo ha parlato di “interessi nazionali”. Ma la giustizia internazionale è stata ignorata. È un gesto che ricorda il caso di Klaus Barbie, il “macellaio di Lione”, protetto per anni dai servizi segreti occidentali perché “utile” nella lotta contro il comunismo.

Quando lo Stato protegge i carnefici per convenienza, la democrazia si svuota.


🧠 Il vero nemico è l’indifferenza

Non è solo Meloni. È il sistema. È la società che applaude ai discorsi e ignora i naufragi. È l’elettore che si commuove per le parole e chiude gli occhi davanti ai fatti. È la morte dell’empatia, il collasso dell’etica pubblica, la normalizzazione della violenza istituzionale.

La storia ci ha già mostrato dove porta l’indifferenza. Da Weimar a Vichy, da Pinochet a Milosevic. Quando il popolo smette di interrogarsi, il potere smette di giustificarsi.


🗣️ Conclusione: la parola deve tornare a pesare

Un discorso non è solo retorica. È responsabilità. È memoria. È coerenza. Se la parola non coincide con l’azione, è propaganda. E se la propaganda diventa norma, la democrazia diventa teatro.

L’Italia ha bisogno di riscoprire la sua coscienza storica. Di ricordare che la carità cristiana non è uno slogan, ma un gesto. Che la giustizia non è un interesse, ma un principio. Che il potere, senza etica, è solo dominio.


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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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