Giorgia, nelle vesti di cappuccetto rosso e..., ma no. E' scrittura creativa: niente di vero nelle righe che seguono. Ogni riferimento è frutto della fantasia creativa, anche se...
Hai visto mai un lupo cibarsi d’erba?
Difficile andare contronatura.
Eppure, leggenda vuole che tu sia figlia del popolo. E chi nasce in una famiglia costretta a fare i conti con la quotidiana necessità di strappare con i denti il necessario iniziando dalla colazione mattutina si presuppone che sappia coscientemente cosa significhi vivere di stenti o quasi.
Difficilmente le regole dell’alta finanza che governano il
mercato bancario elargiscono profitti e dividendi agli estranei. Le banche lavorano
i soldi altrui. Strano modo d’intendere il concetto di “lavoro”. È, tutto
sommato, un’attività incorporea che per “produrre” non lavora i campi per fare,
non cura la natura e non va in miniera. Gestisce i soldi e i debiti degli
altri. E produce molti profitti che divide tra gli azionisti.
In sintesi le banche guadagnano lavorando i soldi altrui
investendoli in azioni non necessariamente etiche.
E allora sorge spontanea una domanda: il lupo può nutrire se
stesso e allevare la prole brucando l’erba?
Nella favola del terzo millennio Cappuccetto Rosso credeva
di convincerlo. E pretendeva che mangiasse la foglia. Voleva convincerlo a
cedere gli extra profitti accumulati maneggiando i soldi e i debiti, principalmente
i debiti degli afflitti, che siamo tantissimi, dalla logica dei mercati
economici e dalla filosofia di vita che gli stessi hanno cosparso il mondo.
All’inizio cappuccetto pensò: comando io. Io sono la capo, o
capa ?, non so, fatto sta che dopo le prima urla di vittoriosa gioia, il branco
ululò. Rizzò il pelo. Mostrò i denti di brutto e Cappuccetto Rosso si scontrò
con la realtà. Si ruppe, sbattendo la testa contro ostacoli inimmaginabili e da
allora cambiò anche il nome in Cappuccetto Rotto.
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.