Personalizzazione della politica e mistificazione.
Antiche storie narrano di esseri che vollero innalzarsi nell'olimpo degli dei per essere degli dei a loro volta.
Superbi. Sicuri di essere all'altezza delle situazioni si misero alla testa di improbabili eserciti composti da sciocchi seguaci. Brandirono lingue come spade e aprirono le bocche urlanti. Diedero la parola ai muti e misero nelle mani dei ciechi lanterne. Al loro passaggio sfarfallii luminosi riflessi su lastre di specchi appesi al collo dei deliranti seguaci contrassegnati dagli amuleti riverberavano oscenità.
Fecero, insomma, la rivoluzione tra poveri per migliorare la stabilità dei benestanti. Tentarono di spodestare qualcuno o qualcosa ma caddero negli inferi. Ma questa è mitologia che narra di
Demoni mistificatori e ammalianti.
Oggi, invece, assistiamo al passaggio di nuovi dei fatti di carne solcare la terra e l'etere mentre seminano in un delirio d'onniscienza gocce di saggezza tra le popolazioni inebetite. E sorridenti ammiccano ai seguaci indicando la via del benessere nota solo a loro.
Promettono rivoluzioni. Cambiamenti epocali! e chiusure nei confronti dei nemici. Nemici dal colore della pelle differenti comprese le persone che destabilizzano il potere precostituito della matrigna patria. Lanciano epiteti all'indirizzo dei diversi. Urlano: "NO agli invasori!" Ma poi, chissà perché, raggiunto l'olimpo terreno, gli unici diversi che cambiano pelle, casacca e pensieri, dopo avere rivisitato gli slogan e le promesse di ogni assunto, sono loro a cambiare.
Qualcuno aveva promesso migliaia e migliaia di posti di lavoro, qualcun altro cambiamenti radicali, rivoluzioni copernicane a favore dei cittadini vessati, voleva fortemente aprire i centri di potere come se fossero lattine con l'apriscatole. … poveracci...
La personalizzazione e le rivolte dettate dal rancore non sortiscono mai a niente di buono per la collettività. Quando si è convinti pienamente che gli altri, tutti indistintamente sono in errore o in malafede, nessun grillo parlante illuminato sussurra all'orecchio dei leader dubbi o eventuali probabilità.
Il dubbio, questo tarlo silenzioso ma efficacemente creativo, fa parte della vita di moltissimi grandi personaggi che hanno lavorato silenziosamente dietro le quinte al solo scopo di migliorare il tessuto sociale della collettività gravata dalla povertà e dall'analfabetismo. Saggi e illuminati benefattori che osservano, analizzano e praticano aiuti laddove necessitano realmente, ovviamente, senza firmare biglietti o andare a sbandierare in tv il bene fatto!
Diffidiamo di chi personalizza la politica. La fa sua. Urla. E Promette il paradiso terrestre (che se mai riesce a guadagnare un posticino al sole concederà le briciole ai più fidati servitori).
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