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mercoledì 15 aprile 2020

Maestri di vita

La mia prima lettura? Il primo libro di narrativa che ho letto e che mi ha lasciato dentro poesia e amore?

Le avventure di Tom Sawjer di Mark Twain!

Grazie ad un maestro delle elementari che mi fece appassionare alla lettura.

Paolino De Sossi. Questo il nome del maestro che porto nel cuore.
Ricordo che lo andai a trovare prima che partissi per il collegio, a Napoli. Il vecchio maestro abitava in un vicoletto del centro storico di Catanzaro che dal corso Mazzini scendeva in direzione del mercato ortofrutticolo e al cinema teatro Politeama, quello vecchio che nelle sere d'estate si apriva il tetto e si vedevano le stelle: spettacolo nello spettacolo!

La città vecchia aveva una sua atmosfera e un profumo particolari. L'odore del “piccantino” che proveniva dalla piccola bottega di piazza mercato frammisto all'odore del baccalà esposto all'ingresso invitava ad entrare. E spesso era uno degli appuntamenti imperdibili. Con poche lire si poteva avere il piccantino, cioè un panino a forma di maritozzo che il bottegaio imbottiva con una poltiglia oleosa e piccante preparata da lui. Non ricordo il nome del gestore. Ricordo però il garzone: un ragazzo tozzo affetto da nanismo coi capelli crespi e neri che andava in giro sempre, anche dopo l'orario di lavoro, con lo stesso grembiule che scendeva fin sotto le ginocchia.

Il maestro de Sossi si meravigliò allorché la moglie gli annunciò la mia visita: “Paolino c'è un tuo alunno...”. La signora aveva una faccia materna. Mi fece entrare nel salottino e attesi. Dopo pochi istanti il maestro entrò e mi chiese il perché della visita visto che eravamo in estate inoltrata. “Come mai non sei al mare?”. Chiese. “Ai primi di settembre parto. Vado in collegio a Napoli, al don Bosco”.

Ecco, quell'uomo, per la sua affabilità e la dedizione al suo mandato di educatore che ha svolto egregiamente, mi ha fatto amare la lettura.

Quel libro l'ho messo in valigia e mi ha seguito ovunque

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