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mercoledì 29 aprile 2020

1° maggio al tempo del coronavirus

La bolla temporale del momento ha un nome: pandemia da covid-19.

La sospensione dalle certezze acquisite ha una definizione scientifica ben precisa ma non un tempo limite.
Le notizie arrivano frammentate. Finita (?) la fase uno si apre per decreto e per definizione la fase due. Fase che impone limiti per tutelare se stessi e gli altri. Proposte, più che altro. Tentativi! Inseguendo volontà di riscatto politico e gestionale del Bel Paese, il governo Conte, pur nelle innumerevoli e imprevedibili difficoltà oggettive vissute dai cittadini che vivono in Italia senza distinzioni di origine, lingua e credo religioso, sta dimostrando carattere, non cede alle intemperanze di quanti giocano al rialzo.

Nessuno vorrebbe affondare! Il mondo produttivo, le imprese, gli imprenditori piccoli e grandi insieme alle famiglie dei lavoratori che giocano un ruolo importantissimo nelle aziende e nella società sono in apprensione, com'è logico. E se fino all'anno scorso l'appuntamento del 1° maggio era la festa che segnava il superamento degli ostacoli posti lungo il cammino dell'emancipazione sociale dei lavoratori oggi è presupposto di ripresa per la platea sconfinata di nuove e antiche realtà sociali e lavorative.

La festa del primo maggio si farà! Per infondere coraggio. Per fare rinascere e spronare speranze. Perché la musica è una forma d'arte universale che accomuna, abbatte barriere ideologiche, strumentalizzate da ottusità pestilenziali scaturite dall'odio malcelato.

"no"


La ricerca scientifica sembra non essere arrivata ancora all'origine virulenta del male oscuro e non sa dare risposte esaurienti all'incognita coronavirus; si naviga a tentoni e chissà ancora per quanto tempo.
Finora abbiamo cantato dai balconi e in teleconferenza per esorcizzare paure e stuzzicare speranze.
Certamente non poteva essere disatteso l'appuntamento storico romano.
Cgil, cisl e uil hanno spostato il palco fisico di piazza S.Giovanni.

Niente bagno di folla in piazza San Giovanni a Roma, quindi. Per quest’anno la festa dei lavoratori, dal titolo “il lavoro in sicurezza: per costruire il futuro” andrà in onda su rai3 e su radio2 contemporaneamente.

L’evento sarà condotto dal Teatro Delle Vittorie a Roma, mentre i live verranno realizzati principalmente all’Auditorium Parco della Musica di Roma (dove è installato l’Auditorium Stage Primo Maggio 2020) oltre che in altre location sparse per l’Italia e scelte direttamente dagli artisti.

Gianna Nannini, Vasco Rossi, Zucchero. Aiello, Alex Britti, Bugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, Orchestra Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca. Questo il cast che animerà il tradizionale Concertone del Primo maggio, rivoluzionato nella sua forma a causa del coronavirus, non però nella sua sostanza.

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