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martedì 24 marzo 2020

Cucina terapeutica

Arresto forzato delle attività giornaliere.


Vi sono dei momenti che devi fermarti e non potere fare più quelle attività che ritenevi normali. Gesti e impegni quotidiani subiscono modifiche necessarie imposte da situazioni contingenti che esulano dalla tua volontà.

Che fare in momenti simili?

Ginnastica a corpo libero. Cyclette. Letture. Film. Giochi on-line. Giardinaggio. E poi?
E poi si mangia! Perché allora non dedicare un po' di tempo alla preparazione degli alimenti.

Impegnarsi in cucina, magari rispolverando il vecchio quaderno della nonna? Quel quaderno stilato con cura, scritto sotto dettatura con passione per non disperdere gusti e esperienze antiche?

Il fermo forzato ci dà la possibilità di fare cose che in condizioni normali diventano un surplus negli impegni della giornata scandita da orari di lavoro, scuola, palestra, shopping e altre attività.

Cucinare è rilassante.

Impastare, amalgamare ingredienti è un'azione terapeutica che, oltre a farci stare bene con noi stessi, concretizza gli entusiasmi e alimenta l'amore per la famiglia.

Non importa il risultato finale, anche se non è da sottovalutare un buon piatto ben riuscito rispetto a una ciofeca, ma, importante è provarci.

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