Arresto forzato delle attività giornaliere.
Vi sono dei momenti che devi fermarti e
non potere fare più quelle attività che ritenevi normali. Gesti e
impegni quotidiani subiscono modifiche necessarie imposte da
situazioni contingenti che esulano dalla tua volontà.
Che fare in momenti simili?
Ginnastica a corpo libero. Cyclette.
Letture. Film. Giochi on-line. Giardinaggio. E poi?
E poi si mangia! Perché allora non
dedicare un po' di tempo alla preparazione degli alimenti.
Impegnarsi in cucina, magari
rispolverando il vecchio quaderno della nonna? Quel quaderno stilato
con cura, scritto sotto dettatura con passione per non disperdere
gusti e esperienze antiche?
Il fermo forzato ci dà la possibilità
di fare cose che in condizioni normali diventano un surplus negli
impegni della giornata scandita da orari di lavoro, scuola, palestra,
shopping e altre attività.
Cucinare è rilassante.
Impastare, amalgamare ingredienti è
un'azione terapeutica che, oltre a farci stare bene con noi stessi,
concretizza gli entusiasmi e alimenta l'amore per la famiglia.
Non importa il risultato finale, anche
se non è da sottovalutare un buon piatto ben riuscito rispetto a una
ciofeca, ma, importante è provarci.
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