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martedì 27 settembre 2016

Italia America andata e ritorno + smarriti che mai

Tra presidenziali americane e referendum italiano regna il più alto smarrimento, perciò,


Me lo sono perso volentieri il confronto tra Hilary e Donald anche perché in Italia abbiamo il nostro bel problema che non è per nulla trascurabile.

Anche se l'America condiziona la politica di mezzo mondo e quindi quanto accade in USA riguarda per riflesso anche noi non me la sono sentita di aspettare le tre della notte per assistere allo show.
Mi era bastato il servizio dell'inviata di Riccardo Jacona per fugare, semmai ce ne fosse stato bisogno, l'idea di Trump presidente della potenza economica e politica americana.

Impossibile pensarla nelle mani di un fanfarone che sa solleticare l'ombellico delle masse impaurite e incolte.


Anche Hilary Diane Rhondam sposata Clinton mi suscita qualche riserva. Ma tra i due mali, se non spunta qualcuno migliore, si sceglie sempre il minore.

Stessa cosa vorrebbero che accadesse in Italia i sostenitori del sì. Cioè quelli che sostengono il referendum voluto da Renzi e caldeggiato oltre misura dalla Boschi.

Anch'io avrei voluto una riforma democratica del parlamento e delle camere. Uno snellimento dell'iter politico delle leggi e delle decisioni politiche nazionali. Ma qui si contrabbanda una presunta riduzione dei senatori e del relativo carrozzone politico fatto di segreatari e portaborse, autisti, parco macchine e quant'altro che con la nuova proposta non avverrà anche se il sì vincesse.

E poi, votare no significherebbe schierarsi idealmente con la destra pacchiana di Salvini e company. Dare spazio alle idee di Brunetta che, non dice male, anzi gli devo dare ragione. E anche se da noi si dice che la ragione è dei fessi questa volta ha davvero ragione!

È una riforma arraffazzonata!

Che fare? Recarsi alle urne e votare no? Astenersi completamente e non andare affatto? … un dilemma amletico mi divora...

Sì NO NON LO SO

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