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mercoledì 4 dicembre 2013

ISEE, nuove regole contro furbi e evasori

 In seguito allo scandalo acclarato inerente le esenzioni ISEE, certificato in base al quale si accede alle    
agevolazioni sanitarie, diritto allo studio, quindi ticket, borse di studio, alloggi etc per i meno abbienti, il Governo Letta ha varato d'urgenza le nuove regole per definire la soglia di “povertà” che dà diritto alle agevolazioni di legge previste per il welfare.

L'autocertificazione prevista fin ora non ha sortito gli effetti sperati vista la furbizia omissiva di alcuni auto-certificanti che, pur possedendo costose macchine e vivere lussuosamente, dichiaravano il falso fregando così chi aveva bisogno davvero delle agevolazioni in campo sanitario e scolastico.

Ben ha fatto Letta e il suo ministro Giovannini insieme al Governo. Male per i cittadini onesti che hanno sempre autecertificato il vero nelle dichiarazioni che, da oggi in poi, al pari di quanti hanno dichiarato il falso, dovranno recarsi negli uffici preposti per ottemperare ai doveri burocratici snelliti, fin ora, dalle auto-certificazioni in questione.

Tra le misure prese, in caso di perdita del lavoro o di cassa integrazione, ma comunque
di una riduzione del reddito superiore al 25%, sarà possibile aggiornare il proprio Isee.

Insomma, il nuovo ISEE, ribattezzato “riccometro, avrà il compito di equilibrare "scientificamente" le “ricchezze:

ci sarà il controllo incrociato dei dati, ci saranno meno autocertificazioni e più controlli con una definizione «più ampia del reddito e un maggior peso della situazione patrimoniale».

Casa e patrimonio conteranno di più: nel nuovo Isee sarà considerato il valore degli immobili rivalutato ai fini Imu (invece che Ici) mentre sarà ridotta la franchigia della componente mobiliare.

E, in riferimento al patrimonio mobiliare, vale adire i soldi, l’80% delle famiglie dichiara di non possedere neanche un conto corrente o un libretto di risparmio, dato non coerente con quelli pubblicati dalla Banca d’Italia.

Sarà sufficiente questo nuovo stato di polizia investigativa per far crescere le coscienze? Chissà, forse stanerà qualche furbetto poco accorto ma gli scaltri sapranno come aggirare l'ostacolo:
siamo italiani.

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