Quando i media vogliono creare caos e terrorismo psicologico ci riescono.
Ho letto sui social che la 'ndrangheta
starebbe pensando di “eliminare” Papa Francesco. La cosa mi
sembra abnorme. Un'azione impopolare come questa è fuori dalla
mentalità della 'ndrangheta che si nutre di riti religiosi e
sciorina religiosità.
Comunque nulla è impossibile. Perciò
cerco notizie.
L'origine sta in queste dichiarazioni
che Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, fa al
“fatto quotidiano”:
Papa Francesco sta facendo innervosire la mafia finanziaria. Se i boss potessero fargli uno sgambetto, non esiterebbero. E di certo ci stanno già riflettendo. Questo Papa è sulla strada giusta. Ha da subito lanciato segnali importanti: indossa il crocifisso in ferro, rema contro il lusso. È coerente, credibile. E punta a fare pulizia totale.E sarebbe proprio questa pulizia totale a far storcere il naso ai boss che per anni hanno riciclato denaro nutrendosi “delle connivenze con la Chiesa e del potere e della ricchezza che derivano direttamente dalla Chiesa”.
Appunto, “se potessero”, condizionale. Ma non possono! Perché un'azione simile non sarebbe capita e “giustificata” nemmeno dal popolo delle 'ndrine.
Gratteri parla della mafia finanziaria non necessariamente 'ndranghetista, forse contigua ma con criteri e apparati autonomi. E questo a chi studia i fenomeni sociali deviati, siano essi denominati mafia, 'ndrangheta etc, non sfuggono.
Questo non significa che Papa Francesco sia al sicuro! Le cronache sono piene di morti ammazzati per interessi economici e finanziari. Quindi, formiamo un cordone solidale attorno a Papa Francesco
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