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martedì 23 aprile 2013

47 o cazziatone, inizia la terza Repubblica

Giorgio Napolitano, il grande saggio.
Tra il serio e il faceto non ci si può esimere dalla rilettura della cronaca degli ultimi avvenimenti politici e raccontarla come potrebbe apparire agli occhi di una ipotetica platea di giocatori amanti della smorfia. ( e se no che bel paese saremmo noi che siamo cresciuti con la cultura dello sberleffo a volte anche con irriverente ma, sempre benevole e alla luce del sole, magari mordicchiando una pizza al suono del mandolino)

La rilettura dei fatti è salutare.
Potrebbe diventare una risorsa, non solo per chi gioca ma anche per chi fa satira e sdrammatizza le negatività del momento con una fragorosa risata.
E cosa non di poco conto rimpinguare le casse dello Stato che è il massimo gestore delle lotterie, e chissà che non ne abbia a beneficiarne anche il popolo spettatore.

Ripercorrendo la cronaca di ieri è obbligatorio iniziare con un bel 47, o cazziatone. Quanti l'avranno giocato al lotto questo numero che, secondo la smorfia, corrisponde al rimprovero, dopo aver ascoltato l'energico intervento che il Presidente Napolitano ha riservato ai grandi elettori riuniti ad ascoltare il suo discorso di reinsediamento alla presidenza della repubblica?

E come non giocare il 16, (o culo) di chi ha vinto una partita sbagliata che si pensava persa? E il 19 a resata, la risata liberatoria di quanti si sono spellati le mani ad ogni cazziatone del Presidente che cadeva come una mannaia sulle teste di quanti volevano autoassolversi?, associato al 20, la festa che hanno fatto al Presidente mentre li cazziava tutti, pari pari.

Ma siamo buoni e non vogliamo girare il coltello nella piaga, quindi ci avviamo alla conclusione con un bel 71, l'omm'e mmerd. Senza dimenticare il 39, 'a fune nganno (il cappio al collo) che o viecchio, 53, nel bastonarli tutti (38, e mmazzate) ha posto come condizione ultima dicendo loro:
Comportatevi bene! Fate quello che la Nazione vi chiede altrimenti trarrò le dovute conseguenze e dirò tutto la Paese! (che in termini esplicitamente popolari si potrebbe tradurre con un colorito vi manderò a vaff... per avermi tirato dalla giacchetta inutilmente).

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