le manovre del generale Monti
Prima dell'unità d'Italia nel regno delle due Sicilie spadroneggiavano i Borboni, nel nord i Savoia. Il sud, era dedito alla terra e alle miniere di ferro, all'industria metallurgica alla fabbrica di armi e degli utensili che, dalla ferdinandea, tra le serre calabre, esportava in tutta Europa ; il nord, volgarmente chic e spendaccione scimmiottava le grandi potenze e tesseva accordi sottobanco con governi forti per continuare a regnare. Quindi, nobiltà del sud ricca e nobiltà del nord in decadenza. E il popolo? Per il popolo non c'era nessuna differenza! Stenti e fame al sud come al nord!
Al sud comandavano i nobili
latifondisti e proprietari delle miniere legati ai Borboni. Al nord
la classe egemone collegata ai Savoia. a un certo punto qualcuno ebbe
una bella idea e pensò di unificare lo stivale. Chiamò un uomo
d'armi per mettere sotto un'unica bandiera, quella dei Savoia perché
vicini alla gran Bretagna, nord e sud. Il generale per attuare i suoi piani fece accordi con tutti, nobili, nuovi ricchi e popolo.
Quest'anno abbiamo festeggiato i 150
dell'unità d'Italia mentre la lega nord gridava, e continua a farlo,
alla secessione e all'istituzione di uno stato padano dopo avere
bonificato le paludi delle risaie, migliorato la viabilità e
pianificato i debiti con i soldi saccheggiati ai Borboni a unità
avvenuta.
Cosa c'entra la storia? C'entra
c'entra... qualcuno ha detto (uno di quelli che ha fatto crescere gli
italiani non tanto bene visti i risultati) il potere logora chi non
ce l'ha! Tant'è vero che mentre il nuovo generale della finanza
(adesso le guerre si vincono con l'alta finanza e non più con la
spada) chiamato a governare l'emergenza fa piangere persino i suoi
ministri, i parlamentari si dicono sopra le parti e non lasciano
decidere ad altri la sorte dei loro onorevoli stipendi, a differenza
del popolo che rimane in mutande a seguito della manovra economica
imposta dal generale Monti.
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