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lunedì 26 settembre 2011

lavorare in nero, senza partita iva

La bufera si abbatte violenta al sud. I tuoni, anticipati dai fulmini, scaricano in lontananza l'energia accumulata.
Appena in tempo! L'acquazzone arriva improvviso. Cascate d'acqua cadono da un cielo plumbeo. I lampioni s'illuminano nonostante sia mezzogiorno. Le strade diventano fiumare in piena. Non resta che aspettare. Inutile pensare a ombrelli o altri metodi profilattici per proteggersi e continuare nell'itinerario prefissato. Il vento soffia forte e sbatte la pioggia dappertutto facendogli seguire percorsi inconsueti. Anche la guida è resa difficoltosa dell'intemperia. Sì è il caso di fermarsi.
I gatti randagi sono già nei rifugi. Qualche temerario va in cerca di lumache. O forse no! È uno del popolo, un piccolo imprenditore senza partita iva, uno di quelli che campano alla giornata perché privi di copertura sociale, che approfitta del maltempo per guadagnarsi qualche soldo e magari, se rimane qualche euro, comprare qualcosa ai figli. Si deve pur provare a campare.

1 commento:

  1. A me sembra una poesia, si legge bene, ma anche tu appartieni alla stragrande maggioranza che è convinta che per una persona singola è permesso quasi tutto. No non va bene, anche il singolo deve sottostare alle regole, altrimenti regnerebbe il caos. Ci vuole rigore per tutti e non pretenderlo soltanto dagli altri, proviamoci, sono certo che tutto funzionerà meglio.

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