Solita storia! Tutti accusano tutti! E intanto si va di male in peggio! La disinformazione seminata dai politici con i proclami e l’autocelebrazione rasenta il grottesco.
La nave affonda e non è provvista di scialuppe di salvataggio; inutile che il capitano eroghi fondi per corsi accelerati di nuoto a rana, stile libero, farfalla. Nel bel mezzo dell’oceano, tutti i passeggeri diverranno, prima o dopo, campioni di partite col morto. Un morto che galleggia sulle bugie e sulle opportunità mancate o negate da chi avrebbe dovuto governare la nave e non l’ha fatto per incuria, opportunismi, o perché si è fidato troppo di cattivi consiglieri.
Le emergenze non possono durare decenni ma attimi; le emergenze si riferiscono a momenti contingenti causati da fattori imprevedibili, ma come possiamo definire “imprevedibile” il maltempo, se oggi si fa persino piovere a comando con l’inseminazione delle nuvole? O emergenza la ristrutturazione delle aziende che per guadagnare sempre di più licenziano i dipendenti o delocalizzano le sedi di lavoro? E che dire poi dei rifiuti civili e industriali e del grandissimo giro d’affari che li gestisce? Per non parlare delle guerre, degli allarmismi psicologici diramati ad arte, dell’ignoranza indotta, dell’assassinio dei talenti…
No! Non è emergenza ma una strategia nichilista da regalare al popolino così da poter tessere nuove ricchezze e ampliare imperi economici già esistenti. Ecco perché i tagli alla cultura, le urla, le accuse reciproche, i pavoneggiamenti televisivi e mediatici degli esponenti di governi locali e nazionali che illustrano e spiegano il niente assoluto e disattendono le attese dei cittadini sono veleni non più ammissibili da quanti operano lealmente e divulgano saperi, quindi, Cultura!
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