Fin quando il gioco delle parti determina e regola le mosse della politica sarà difficile raggiungere altezze intellettuali invidiabili.
Gli schieramenti politici che si contendono la guida del Paese non dialogano per migliorare la società cui sono chiamati a emancipare ma litigano. Protesi nella ricerca di scandali, che possano inchiodare i nemici e metterli alla berlina, sembra sottovalutino i veri problemi del Paese.
Possibile che davanti a emergenze ambientali vere come quelle di Maierato, Catanzaro e altre zone colpite dagli smottamenti causati dalle recenti piogge, la mancanza di lavoro e gli atavici saccheggi culturali ancora in atto, le analisi dei politici, vertano sulle cose che bollono nella pentola degli avversari?
Oggi, per esempio, mi sono imbattuto in alcuni manifesti che credevo, d’acchito, si riferissero alle sagre carnascialesche, ma osservando meglio ho notato in basso il logo del PdL e, sotto le maschere, un titolo beffardo: “Le primarie di pulcinella” in Calabria.
C’è da chiedersi: quanto sono attendibili questi signori che sprecano energie economiche e intellettive in simili operazioni?
Da cittadino gradirei conoscere i programmi degli schieramenti e magari le vite dei politici candidati alla guida della regione piuttosto che assistere a puerili litigi; conoscenze legittime, non per curiosare nelle vite delle persone ma per operare una scelta vicina alle esigenze mie e dei calabresi. Chiedo troppo?
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