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lunedì 23 novembre 2009

i signori dei feudi nell'Italia contemporanea


I signori dei feudi nell’Italia di oggi

La mia puerile visione del mondo non riesce a comprendere i segreti di stato, le strategie della politica e tantomeno quelle dell’alta finanza che, di fatto, cozzano con gli interessi quotidiani dei cittadini. Ora, col massimo rispetto per le cariche parlamentari e verso tutti gli organismi dello stato, sarei veramente grato se qualcuno dei signori che sbraita e vuole a tutti i costi imporre la propria idea di giustizia pubblicasse seriamente una spiegazione che facesse comprendere a chiunque l’attuale gestione politica e sociale del Paese Italia. E, nello specifico, se il Popolo è Sovrano, per quale motivo deve essere messo al giogo da un manipolo di amici che intende gestire la cosa pubblica secondo personalissimi criteri difformi dagli interessi comuni del Popolo?

Secondo le notizie divulgate dalla carta stampata e dai reportage televisivi, eminenti rappresentanti degli Organi Istituzionali asseriscono fermamente l’inutilità e la pericolosità di alcune leggi volute fortemente dalle maggioranze di governo.
In base alle informazioni, documentate e rese pubbliche in ottemperanza all’ideale di libertà sancito dalla Carta Costituzionale vigente, si ha la sensazione che il potere politico voglia perseguire interessi privati, eliminare la controparte non attraverso la dialettica ma mediante escamotage che lasciano presagire la beffa oltre che l’arroganza del potere esercitato. D'altronde, non si riesce a capire la necessità di:
1. Privatizzare un bene comune come l’acqua;
2. Imporre il processo breve;
3. Programmare la costruzione di centrali nucleari;
4. Nascondere il malgoverno dei rifiuti urbani e tossici;
5. Dividere l’Italia in feudi…

Questo è quanto arriva a noi, persone lontane dalle strategie politiche alte, costrette a vivere nella bufera mediatica e nell’instabilità sociale contemporanea.

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