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lunedì 12 agosto 2024

Sangria in 5"

 




Come trasformare una vecchia bottiglia di vino in ottima sangria.

Solitamente non bevo vino a pranzo, per cui la mia modesta cantina si rimpingua ogni qualvolta qualche amico in visita si presenta con in mano una buona bottiglia di vino autoprodotto o comprato all’enoteca.

Il vino casareccio solitamente risulta corposo al palato ed è indicato per accompagnare carni arrosto, salumi e grigliate di ortaggi sulla brace del barbecue.

In questi giorni di caldo intenso ho messo una bottiglia di rosso in frigo. La stappo per pranzo. Il tappo odora di frutta di bosco con richiami dolciastri liquorosi. Sorseggio alla maniera dei sommelier, è un vezzo involontario che conferma l’anzianità del vino “dimenticato”.

Fa caldo! Desidero una bevanda poco alcolica ma rinfrescante. Qualcosa che al suo passaggio solletichi la gola e la faccia gioire di fresco sapore ghiacciato.

Spremo un arancia. Tagliuzzo una pesca. Qualche mela. Dei chiodi di garofano. Una spolverata di cannella. Un bicchiere di gassosa. ½ bicchiere di aperitivo rosso. E lascio decantare nella brocca il tutto in frigo. Riempio un bicchiere con dell’acqua e lo ripongo in ghiacciaia.

A sera la sangria è pronta per essere degustata.


Sulla tavola alcune fette di melone e del prosciutto crudo. Qualche tocco di formaggio pecorino calabrese. Fette di salsiccia locale, soppressata e … la sangria va giù ch’è una favola. Cin cin

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