Dopo vari tentativi, veti incrociati e litigi, le grandi menti della sinistra decidono di affidare l'incarico della disfatta a una donna, una ricercatrice che ha impiegato il suo tempo ad approfondire gli studi scientifici inerenti la degenerazione neurovegetativa che affligge l'umana transumanza.
Una signora calabrese che si è vista fare lo sgambetto e fatto chiudere il centro di ricerche lametino a causa del taglio dei fondi regionali operato dalla !politica calabrese e nazionale”.
Può essere questo un buon biglietto da visita che accomuna e mette insieme il variegato mondo della sinistra?
Prestare e prestarsi alla politica dopo essere stati trombati dalla politica stessa ed essere stati esautorati dalla gioia del proprio lavoro impone qualche riflessione.
Anzitutto la passione delle proprie idee e l'abnegazione, gli studi, le notti e i giorni che si susseguono dietro il fuoco e alla ricerca della conoscenza scientifica per squarciare gli enigmi strutturali dei genoma possono essere messi in soffitta? Imballati e stivati, lasciati a fare le ragnatele a causa di un nascente improvviso nuovo amore?
Domande più o meno maliziose, comunque legittimate da una miriade di interrogativi altrettanto maliziosi suggeriti dai fatti inducono a pronostici nefasti.
L'ennesimo “Callipo”?
La Politica non si improvvisa! La Politica è passione. Abnegazione. Servizio!
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