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martedì 22 dicembre 2020

lettera d'amore

Asso, Mastrasso e Cacasotto. Ovvero l'esaltazione dell'io a buon prezzo spiegato ai bambini al tempo del covid-sars.2 in piena pandemia dei disvalori prendendo in prestito la ben nota narrazione di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno.

Chi si riconosce in Asso, Mastrosso, Cacasotto?

Tutti abbiamo un prezzo! Oppure un ruolo da svolgere. Diceva con convinzione il vecchio saggio. Non necessariamente il prezzo deve essere corrisposto in denari. Spesso è la vanagloria a fare la differenza. E sì! Nell'era delle comete fugaci ma splendenti di luce riflessa, se amplificata dai media o da una intitolazione pubblica è ancora meglio, l'Asso potrebbe essere la fonte dell'obolo messo in palio dal Mastrasso di turno.

Mastrasso, Il sacerdote officiante, appunto, dietro lauti compensi e privilegi materiali magnifica i prodotti dell'Asso. E fa sì che i suoi servigi siano venduti in moneta sonante su larga scala. Organizza mostre, millanta conoscenze importanti e strumentalizza le opportunità fortuite di incontri coi personaggi noti al grande pubblico.

L'imbonitore Mastrasso è un essere scaltro! Non importa se i compratori rimangono buggerati. Non è un suo problema. Il suo interesse consiste nell'avere credito tra il popolino virtuale dei social media e sfruttarne la notorietà. Sono sufficienti qualche centinaio di seguaci, “follower” li definiscono i più esperti in materia di web, che pendono dalle sue labbra e, servili, amplificano le stronzate pubblicate dal Mastrasso. I Cacasotto, appunto! Sono quella massa acefala che per disparati motivi e interessi effimeri si mettono a servizio del Mastrasso e dei suoi Asso sponsorizzati.

Tutto è cambiato! O forse no. La storia si ripete. Gli opportunisti cambiano abito.

Con l'avvento dei social, per 5” di notorietà sulle piazze virtuali si è disposti a vendere anche l'anima! Il corpo per molto meno, è già stato barattato.

Pseudo intellettuali, conoscitori, amanti, esperti di arte, politica, musica, cinema e adesso, vista l'attenzione sociale del momento che i media rivolgono alla pandemia, conoscitori empirici si ergono a opinionisti di scienze, ricercatori che non trovano neanche la toppa della porta di casa fanno il salto di qualità e si ergono a propagandisti scientifici e pilotano le masse. Diventano opinionisti. Impongono ricette contro la pandemia e chiunque la pensi diversamente sono additati come untori. Despoti di un non specifico sistema complottistico.

E poi, nell'emisfero opposto, c'è chi ha un peso specifico ben definito e vola alto. Non si cura dei venditori di fumo e neppure dei loro protetti.

Gli Esseri evoluti non intendono perdere tempo con scaramucce sterili. Lasciano campo libero alle mezze cartucce non per snobismo ma perché intendono spendere il proprio tempo per emancipare le coscienze, migliorare l'esistenza del pianeta e indirizzare la vita stessa degli uomini verso fini più nobili.


Ecco, vedi caro amico, cosa scrivo e ti dico in questi giorni di fine anno, l'anno che sta arrivando tra una manciata di fiati e sospiri passerà, io mi sto preparando e se me lo consenti, un suggerimento per ovviare a ciò che è effimero ce l'avrei: studia, documentati, medita. Medita sulla vera essenza dell'uomo e sul ruolo del pensiero positivo che governa in piccola parte anche gli stolti. Lascia la vanità del designer agli esteti beoti. Non lasciarti irretire dai magniloquenti.

Cerca quanti donano sé stessi gratuitamente, che gioiscono davanti a un sorriso e si appagano della quieta ricerca degli equilibri semantici che trovano pace nel bello assoluto del fare quotidiano.

Buona fine e buon inizio amico mio.

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