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giovedì 6 febbraio 2020

In tivvù

 Sanremo o Floris? Reti rai o private?

Intrattenimento o talk d'interesse? 

A ben vedere, in base a quanto gli utenti hanno postato sui social e per quel poco che ho visto in tv, bene ho fatto a scegliere il programma di Gianni Floris e riascoltare le parole di Gratteri sulla 7 piuttosto che seguire Sanremo 2020 su rai 1.


Anche se le conosco a memoria, tra l'altro ho anche una nutrita "libreria" dedicata, riascoltare le frasi ripetute come un mantra da Nicola Gratteri da diversi anni è decisamente meglio che ascoltare le scempiaggini di Fiore. che, in certi momenti, è anche simpatico.

Sì, perché il dott. Gratteri ripete da anni gli stessi elementari concetti di legalità negli incontri con i ragazzi, nelle manifestazioni d'interesse e nei libri, parole semplici per quanti perseguono i concetti sani del vivere comune ma ostici per alcune teste ossessionate dal conseguire strategie d'azione terrene, utili e indispensabili per vivere una vita facile. Anche se, ad onor del vero in Calabria niente è facile!, anche respirare, per chi intende vivere la vita secondo i dettami della cultura e della legalità è necessario indossare la mascherina.


Le opinioni e le considerazioni gratuite esternate dai liberi pensatori e dalle persone che non hanno bavagli o cordate da difendere, gettate nel calderone parolaio delle piazze mediatiche, sovente vengono smontate e distorte per sviluppare ad arte concetti strumentali per tornaconti personalistici.( ma questo sarà oggetto di un prossimo post.). Ora stiamo sul pezzo. 
Ribadisco: queste sono le mie sensazioni!


Poco importa se:

l'inizio del 70° Sanremo è stato fiacco. 

 Pochezza di pensiero, banalità, improvvisazione o assenza di un progetto discorsivo strutturale?


Fiorello, con la tonaca del prete più famoso dello schermo, don Matteo, sembra avere perso effervescenza; ha buttato parole a casaccio e non è stata sempre felice la sua gag. Ha accostato i drammatici problemi attuali e li ha banalizzati sul palco della canzone italiana. Non è stata satira!

Per scappare da una sicura gastrite voluta e procurata nell'ascoltare scempiaggini di quart'ordine ho fatto zapping, menomale! Il telecomando è stato uno strumento salvifico.

 Ho potuto così ascoltare le ultime battute di Jasmine Cristallo, catanzarese e esponente delle sardine in Calabria, da Lilly Gruber e l'immenso Nicola Gratteri, figlio di Calabria.

 Questa la mia opinione in merito ai palinsesti di ieri sera inerenti i programmi in prima serata della rai e della commerciale la7.

di martedì, da Flores, Gratteri espone pensieri sentiti e apprezzati dalla maggior parte dei calabresi e degli italiani: “spesso i mediocri invadono i campi della politica non per servire ma per essere serviti nell'esercizio del potere da loro espresso”.

Di Jasmine Cristallo ho seguito poche battute nel talk di Lilli Gruber ma le ho apprezzate come sempre!
Jasmine è una donna sensibile che si batte per la legalità e la buona politica insieme al suo compagno Gianmichele Bosco. Entrambi sono attori principali di contestazioni pacifiche nei confronti di quanto accade nel capoluogo di regione e dei 29 inquisiti del consiglio comunale di Catanzaro.

Nella rete inquisitoria quasi c'è tutto il consiglio comunale inclusi i consiglieri di opposizione, quindi Bosco, Fiorita e altri che si dicono convintamente innocenti; certi di potere provare la loro bontà politica davanti al giudice. Primi a dimettersi dalla carica di consigliere comunale.

Bosco e Fiorita appartengono a quella schiera citata da Gratteri di uomini “colti” che si sono prestati alla politica per passione e servizio.

A loro va il mio più cordiale in bocca al lupo! Gratteri in primis.

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